La Corte europea dei diritti umani ha condannato la Romania per aver violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare di 21 coppie dello stesso sesso.
La Romania è obbligata a garantire un adeguato riconoscimento e protezione delle relazioni tra persone dello stesso sesso, anche se ha un certo margine di manovra per decidere come raggiungere questo obiettivo.
Le coppie avevano chiesto di sposarsi o di avere altre forme di unione civile, ma le loro richieste sono state respinte in base al codice civile rumeno che stabilisce che il matrimonio è possibile solo tra un uomo e una donna e vieta il matrimonio omosessuale.
La Corte ha sottolineato che gli interessi delle coppie a vedere riconosciute le loro unioni sono più importanti delle argomentazioni presentate dal governo rumeno.
“Nessuna delle argomentazioni presentate dal governo sul matrimonio tra persone dello stesso sesso può superare l’interesse dei ricorrenti a veder riconosciute le loro unioni”,