Antonio de Curtis in arte totò nel 1933 si fece adottare da un vecchio principe in miseria, Francesco Maria Gagliardi Focas, per poterne ereditare in tal modo il lunghissimo elenco di titoli.
Il marchese Francesco Maria Gagliardi Focas accettò di adottarlo, dandogli quindi il suo nome, in cambio di un vitalizio. Alla morte di questi potrà fregiarsi dei titoli araldici tanto sospirati. Una conquista che però arriva solo dopo una battaglia giudiziaria durata parecchi anni e portata avanti con caparbia dall’attore.
Dal 1945 avrà finalmente il diritto di farsi chiamare Antonio Griffo Focas Flavio Angelo, Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio,
- Altezza Imperiale,
- Conte Palatino,
- Cavaliere del Sacro Romano Impero,
- esarca di Ravenna,
- duca di Macedonia e Illiria,
- principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponto, di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso,
- conte di Cipro e di Epiro,
- conte e duca di Drivasto e di Durazzo.
https://www.treccani.it/enciclopedia/toto_(Enciclopedia-del-Cinema)_/
https://it.wikipedia.org/wiki/Tot%C3%B2