Il caso di Maria Giovanna Lazzoni raccontato tra le lacrime dalla madre Gabriella al teatro dei Servi dopo la proiezione del film-documentario “Invisibili”.
«Era sana, faceva sport. È stata costretta alla somministrazione per continuare a lavorare»
«Mia figlia morta improvvisamente pochi giorni dopo il vaccino anti covid».
È stato l’intervento che ha suscitato più commozione quello di Gabriella, cittadina massese, che ieri sera, domenica, si è fatta coraggio ed è intervenuta pubblicamente al teatro dei Servi dopo la proiezione di “Invisibili”, il film-documentario sulle reazioni avverse dei vaccini anti-covid per portare la sua testimonianza
Da chiarire subito che non è stata accertata la correlazione tra la somministrazione del farmaco a mRna e la morte della figlia, ma questa mamma non si dà pace perché la tragedia che ha vissuto insieme alla sua famiglia nel settembre 2021 è avvenuta pochi giorni dopo l’inoculazione della dose alla figlia 43enne. Si tratta del caso di Maria Giovanna Lazzoni, da molti conosciuta come Giovy, morta dopo un malore improvviso che l’ha colpita nella frazione di Altagnana una mattina, poco prima di salire in macchina per andare al lavoro.
«Mia figlia ha ricevuto il vaccino il 19 settembre e il 27 settembre è morta. Era sana, faceva sport e lavorava» ha raccontato tra le lacrime mamma Gabriella.
«Lei non lo voleva fare – ha sottolineato – ma è stata obbligata per lavorare. Anch’io ero contraria, ma lei è stata costretta».
«La notte dopo il vaccino – ha continuato a raccontare – si è sentita male, ma il medico disse “tranquilla, non è niente” e invece poi non è arrivata alla settimana dopo. Il lunedì si è alzata per andare al lavoro, si è accasciata a terra e non si è più alzata».
Poi la corsa in ospedale ma i tentativi di rianimarla purtroppo non ebbero successo.
nessuno deve cedere ai ricatti o ti vaccini o muori………….mi dispiace ma
la libertà di scelta è piu’ importante del lavoro.