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Non solo Biden ma la stessa Victoria Nuland, a fine gennaio, sempre di quest’anno, affermava (con tanto di video) “Riguardo al Nord Stream 2, continuiamo ad avere colloqui stretti e chiari con i nostri alleati tedeschi, e voglio essere chiara con voi oggi: se la Russia invade l’Ucraina, in un modo o nell’altro, il gasdotto Nord Stream 2 non andrà avanti”.
Quindi più chiari di così mi sembra che non si possa essere.
Pertanto, alla luce di questo, dell’annessione delle 4 regioni del Donbass alla Russia e alla possibile contromossa con l’annessione dell’Ucraina alla NATO, sarebbe più che probabile un’escalation del conflitto in Ucraina con conseguente taglio delle forniture di gas all’Europa.
E mentre altre nazioni, come Francia e Germania, potrebbero, perlomeno in parte, sopperire con le loro centrali nucleari, l’Italia si troverebbe completamente in balìa degli eventi.
Oltretutto per una guerra che avrebbe dovuto coinvolgerci solo come aiuti umanitari.
Se ancora qualcuno non vede in questo e in tutto il resto un piano prestabilito, non saprei proprio che cos’altro aggiungere.