“Dovremo creare un’eguale minaccia verso i loro territori”
La Russia risponderà allo stesso modo se la Nato dispiegherà truppe e infrastrutture in Finlandia e Svezia dopo che si saranno unite all’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti, ha affermato il presidente Vladimir Putin.
“Svezia e Finlandia vogliono unirsi alla Nato? Che lo facciano”, ha ribadito Putin – citato dal Guardian – alla tv di Stato russa sottolineando però come “devono capire che prima non c’era alcuna minaccia, mentre ora se i contingenti militari e le infrastrutture saranno dispiegati lì dovremo rispondere in modo simile e creare eguali minacce per i territori da cui vengono minacce nei nostri confronti”.
Il presidente russo ha detto poi che sarà inevitabile che le relazioni di Mosca con Helsinki e Stoccolma si inaspriranno a causa della loro adesione alla Nato.
“Tra noi è andato tutto bene, ma ora potrebbero esserci delle tensioni. Di certo ci saranno: è inevitabile se c’è una minaccia per noi”, ha affermato Putin.
La questione non è di chi ha torto o ragione.
Supponiamo che ci siano due villette separate da un boschetto che non è pertinenza di nessuna delle due.
Il proprietario della villetta a est (VE) si reca da quello della villetta a ovest (VO) e, dopo averne discusso, raggiungono l’accordo che, per tutti gli anni a venire, la funzione del boschetto sarà sempre quella di tenere separate le villette, affinché non ci si disturbi a vicenda. E suggellano l’accordo con una bella stretta di mano, come si fa tra persone oneste e civili, senza ricorrere a notai e avvocati.
Dopo un’anno però VO inizia a ingrandire la sua proprietà verso VE, cosicché il proprietario di VE si reca da VO e gli fa presente “ma non si era detto che…”, avendo come risposta “purtroppo la famiglia è cresciuta, quindi…” e, per quieto vivere, VE decide di sorvolare.
L’anno successivo la cosa si ripete, così VE decide di andare da un giudice, il quale però gli risponde “guardi, non essendoci accordi scritti, io non posso fare niente”.
Anno dopo anno, il tutto va avanti, finché VE non riesce neanche più a dormire di notte dati gli schiamazzi che gli provengono dai festini nel cortile di VO che è ormai confinante con il suo.
Alla fine esasperato, decide serenamente di recarsi da VO e gli dice “guarda se non finisci di rompermi i coglioni, io ti spacco la faccia!”.
Apriti cielo, subito VO chiama a raccolta tutto il paese e dichiara “pur non avendogli fatto niente, ha minacciato me e la mia famiglia!”.
Entrambi hanno commesso degli errori.
Pertanto la domanda da porsi non è chi abbia torto o ragione, ma chi dei due ti fa più incazzare e soprattutto PERCHÉ?
Quindi applica lo stesso metro di giudizio al concetto del “politicamente corretto” nella storia della politica estera di USA e Russia dal dopoguerra ad oggi, e trai le tue conclusioni.