Era un uomo pieno di vitalità, amante degli sport acquatici, descritto in perfette condizioni di salute. A 63 anni e da poco in pensione, si preparava a vivere con la stessa intensità con cui si era dedicato alla sua vita professionale, questa nuova fase della sua esistenza, dedicandosi alle attività che più lo appassionavano. Ma è morto dopo dieci giorni di grande sofferenza, dieci giorni seguiti alla somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca contro il covid. Ora la sua famiglia vuole la verità su questa tragedia e per questo, tramite il proprio legale, l’avvocato Stefano Grauso del Foro di Pistoia, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
L’uomo si era vaccinato il 14 maggio scorso al centro fiere La Cattedrale di Pistoia trasformato da qualche mese in hub vaccinale e dove vengono eseguite centinaia di vaccinazioni da mattina a sera. Quel giorno aveva ricevuto la prima dose.
Di lì a poco, secondo quanto appreso, sono cominciati i primi malesseri, sintomi tipici di uno stato influenzale. Poi è comparso il vomito. Episodi continui, trattati con alcuni farmaci. In questi dieci giorni, sempre in base a quanto è stato possibile ricostruire, si sono alternati momenti in cui stava un po’ meglio fino a nuove ricadute che lo avevano portato a uno stato di indebolimento. Fino alla tragedia, che si è compiuta nella tarda serata del 24 maggio nella casa dove abitava da qualche tempo con i familiari, alle porte della città.