Dopo che per mesi i media li hanno celebrati come eroi, come i soldati di trincea contro il Covid, adesso gli infermieri non ci stanno a “fare da cavie per un vaccino” (come loro stessi dicono), che preferiscono chiamare “terapia genica”, e che l’EMA ha autorizzato con condizione: un eufemismo per dire che si tratta di un farmaco ancora in piena fase di sperimentazione.
Erano diverse centinaia in piazza, ciascuno con la propria storia professionale alle spalle: chi al lavoro nei reparti, chi nelle ambulanze, chi nelle aule universitarie.
Da ognuno di questi racconti emerge però una versione stridente rispetto a quella ufficiale, che abbiamo ascoltato in questi ultimi mesi. Byoblu ha raccolto le loro storie in questo servizio.