Esiste un collegamento tra candida, cancro, malattie degenerative e autoimmuni? Sempre più ricercatori indipendenti ne sono convinti. Per fare un po’ di chiarezza abbiamo chiesto lumi al dottor Walter Last un biochimico australiano molto prolifico nella pubblicazione di articoli e libri su tematiche legate alla salute. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per i lettori di Effervescienza.
Dottor Last: qual è secondo lei la causa del cancro?
R) La causa principale che conduce al cancro è la produzione di acetaldeide (metabolita tossico simile alla formaldeide) provocata da una sovra crescita di Candida Albicans in ogni zona del corpo. Principalmente il fungo parte dall’intestino come risultato di una disbiosi.
L’acetaldeide può prodursi sia per ingestione diretta di alcol (prodotto dalla sua degradazione per opera del fegato) sia dalla stessa candida ed è in grado di bloccare il metabolismo dell’energia ossidante (respirazione) all’interno delle cellule. In queste condizioni le cellule sono impossibilitate a metabolizzare gli acidi grassi dovendo così contare solo sulle loro energie.
Si tratta dello stesso identico sistema utilizzato dal cancro!
Le cellule cancerose hanno poca energia e ossigeno e per sopravvivere entrano in uno stato fermentativo (producendo acidi), tornando ad essere cellule indifferenziate in grado solo di riprodursi. Le risulta?
R) E’ proprio così: le cellule cancerose producono molto acido lattico portando l’organismo ad uno stato di iperacidità, indebolendo così il sistema immunitario e permettendo ai microbi opportunisti di proliferare dappertutto, principalmente nel sangue.
Per tanto la combinazione del blocco del metabolismo energetico da una parte e l’invasione dei microbi dall’altra, porta le cellule a degenerare trasformandosi in cellule fungine.
Alcune di queste cellule degenerate è in grado di provocare il tumore.
Quindi il trattamento principale deve tendere a ristabilire il metabolismo energetico tenendo sotto controllo la candida e tutti gli altri funghi.
Aiuta molto un assorbimento di bicarbonato di sodio (anche 6-7 volte al giorno lontano dai pasti) perché quando il tumore è circondato da un terreno a pH 7,3 o superiore esso inizia a ritirarsi.
Un’altra terapia importante è incanalare ossigeno reattivo dentro il tumore in quanto esso uccide i microbi e riattiva il metabolismo degli ossidi. Utile è l’assunzione di 10 grammi circa di ascorbato di sodio e MSM (Metilsulfonilmetano) distribuiti nell’arco della giornata.
Nei casi in cui il tumore è raggiungibile anche l’assorbimento localizzato di MMS e perossido di idrogeno.
Attenzione però: i tumori maligni devono venir ridotti molto lentamente in quanto la riduzione massiva può causare pesanti stati infiammatori con ripercussioni su tutti gli organi.
E le patologie cardiovascolari?
R) Le patologie cardiovascolari hanno la medesima causa di fondo: la disbiosi intestinale e la sindrome della permeabilità intestinale provocata da antibiotici e candida.
Questa situazione causa una sovrappopolazione di microbi nel sangue che proliferano anche nelle pareti dei vasi sanguigni provocando infiammazioni croniche. Il colesterolo, che tra le altre cose serve per riparare i vasi sanguigni, nel tempo può condurre ad occlusione e restrizione del flusso sanguigno.
E’ stato infatti dimostrato che la candida e altri funghi si accumulano nel cervello di pazienti affetti da Alzheimer ma anche nei loro vasi sanguigni.
Un fattore che frequentemente gioca un ruolo fondamentale è la pyroluria (conosciuta anche come Malvaria), si tratta di una malattia del fegato proveniente o causata dalla candida che conduce ad una deficienza di vitamina B6 e zinco. Questa carenza causa problemi al metabolismo dei grassi e all’utilizzo corretto del colesterolo da parte dell’organismo.
Cosa ci può dire sulla candida?
R) La candida è sempre presente nell’intestino e non è un problema se esiste una sana flora batterica che la tiene sotto controllo (eubiosi). Un’occasionale infezione fungina può essere fastidiosa ma non è un problema se anti-fungini vengono utilizzati immediatamente e se la flora batterica interna viene ristabilizzata.
Il vero pericolo deriva dall’utilizzo ripetuto di antibiotici e farmaci similari che permettono la trasformazione della candida da innocuo lievito a fungo pluricellulare nella forma ifalica invasiva e patogena (muffa). In questa fase inizia a crescere e a contaminare il sangue con microbi e tossine.
A questo stadio è molto difficile eliminarla diventando causa di numerose patologie anche gravi. Questo può condurre ad una forte reazione infiammatoria causata dal sistema immunitario tra cui le cosiddette malattie autoimmunitarie.
Qual è il ruolo dell’intestino?
R) E’ di enorme importanza perché è dall’intestino che inizia lo stato di deterioramento della salute dell’organismo. Per mantenere o per portare l’intestino ad un stato di salute buono è importante utilizzare rimedi anti-fungini e cibo fermentato (acido lattico come le verdure lattofermentate: crauti, ecc.) ma è altrettanto importante utilizzare cibo prebiotico che offre i nutrienti per lo sviluppo della flora batteria intestinale buona, togliendo i nutrienti ai funghi. Il cibo migliore sono verdure allo stato crudo come insalata o mix di vegetali preparati genuinamente senza trattamenti, in modo da assimilare una grande abbondanza di fibre vegetali. Sono inoltre importanti i semi germogliati come i legumi e le noci che possono sia essere cotti che ingeriti crudi dopo essere stati messi in ammollo per rimuovere la maggior parte degli enzimi inibitori.
Da ridurre sono i derivati del grano, gli zuccheri e i vegetali cotti ricchi di amidi perché sono elementi in cui prospera la candida. Non dobbiamo eliminare tutti i funghi intestinali o i batteri dannosi, lo scopo è di dare supporto ai batteri buoni affinché tengano sotto controllo ogni microbo.
Se la candida ifale ha già invaso le mucose intestinali e i vasi sanguigni, allora sono necessari forti rimedi anti-fungo.
Cosa sono i microbi pleomorfi?
R) I microbi pleoformi, che significa microbi che “cambiano forma”, sono molto comuni.
Possono trasformarsi da spore a micoplasma, virus, batteri e forme fungine a seconda dell’ambiente (pH) in cui crescono. Questa è la ragione per la quale molte infezioni sono difficili da trattare con i rimedi specifici forniti dalla medicina convenzionale: un esempio sono i batteri della tubercolosi.
Comunemente una forma batterica viene curata con antibiotici e in tal modo viene fatta sparire temporaneamente ma i suoi micoplasmi o le sue forme fungine continuano a prosperare e dopo la cura si convertono in forme batteriche …
Quali sono i rimedi naturali?
R) Molto utile è la crema di curcuma con olio di cocco e pepe nero appena macinato, buoni sono anche l’aglio, lo zenzero, il pepe di cayenna o il peperoncino (tutti allo stato grezzo, senza trattamenti o cottura).
Il rimedio più efficace è l’olio vergine di cocco per i suoi trigliceridi a catena media che una volta assorbiti possono restaurare il metabolismo dei grassi e le funzioni del fegato, specialmente se utilizzato in concomitanza con P5P (piridossale-5-fosfato che è la forma biologicamente attiva della vitamina B6), zinco, taurina e la N-acetil-carnitina.
Con malattie croniche raccomanderei anche il complesso-B, l’ascorbato di sodio, l’MSM e i più importanti minerali come: boro, cromo, iodio (non solo ioduro), magnesio, selenio e zinco.
Utili anche i succhi di color porpora come le bacche (mirtilli ecc..) e la rapa.
Il bicarbonato di sodio è ottimo se ingerito a stomaco vuoto, mentre l’aceto o il succo di limone vanno bene durante i pasti.
Candida Albicans
Ringraziando il dottor Last per le spiegazioni molto interessanti che ci ha fornito, è bene conoscere un po’ di più la candida albicans.
La famiglia dei funghi è molto grande e comprende lieviti e muffe: la candida è un lievito saprofita.
I lieviti sono funghi unicellulari che si moltiplicano molto rapidamente in ambiente acido, umido e ricco di zuccheri. Le muffe invece si sviluppano da una spora che cresce diramandosi in lunghi filamenti (detti ife della dimensione di 5-10 micron).
Ad oggi si conoscono nove specie di candida, sei delle quali possono essere patogene per l’uomo.
Nel 97% delle persone la candida è presente nel tratto intestinale in forma innocua. Essa usa lo zucchero come alimento e carburante indipendentemente che derivi da carboidrati (cereali e zuccheri raffinati), alcool, cibi industriali o dall’ormone cortisolo (quello dello stress) che fa aumentare la glicemia…
Errori alimentari, stress, farmaci e disbiosi creano un terreno sfavorevole e in tale condizione la candida si trasforma da lievito allo stato vegetativo di muffa. In pratica il suo è un adattamento alle nuove condizioni ambientali.
Il lievito vive in simbiosi con l’organismo ospite ed è innocuo mentre la muffa è un parassita patogeno molto serio.
Grazie a questo dimorfismo la candida è in grado di sottrarsi ai meccanismi di difesa dell’immunità cellulare, con tutti i rischi che ne consegue.
La candida è in grado di secernere oltre 79 metaboliti tossici (sostanze chimiche differenti come l’acetaldeide, simile alla formaldeide) creando disturbi in tutte le sfere, anche quella neuropsichica (depressione, ansia, paura, irritabilità, sbalzi di umore, scarsa memoria, ecc.).
Quando il lievito si modifica diventando una muffa, i suoi filamenti (ife) penetrano la parete intestinale danneggiandola e creando dei varchi nel circolo sanguigno. La permeabilità intestinale infatti è proprio dovuta ai danni della candida. La mucosa diventando permeabile lascia passare nel sangue macromolecole (peptoni o proteine come caseina, glutine, ecc.), tossine intestinali (ptomaine), ma anche microbi, batteri, metalli pesanti e le stesse spore delle candida. Tali sostanze filtrate nel circolo sanguigno inducono una forte reazione di tipo infiammatoria da parte del sistema immunitario predisponendo nel lungo periodo a qualsiasi malattia (acuta, cronica, degenerativa e autoimmunitaria).
Spesso si cura la candida senza risultati e il motivo è che si è in presenza di un’interazione del fungo con altri germi. Si riscontra per esempio una contemporanea infezione da stafilococco (che produce una tossina di cui si nutre la candida stessa), ma anche il contrario, la candida produce sostanze utili al nutrimento e alla proliferazione degli stafilococchi. Un circolo vizioso in cui un germe alimenta l’altro e viceversa. L’infezione del virus Epstein-Barr non avviene se non c’è anche una presenza massiccia di candida…
Conoscendo quelle che sono le funzioni intestinali e il collegamento tra questo e il sistema immunitario, endocrino e nervoso si può comprendere come la candida rientri nell’eziologia delle maggior parte delle malattie: sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, artrite reumatoide, distrofia muscolare, lupus, sclerosi multipla, linfoma di Hodgkin, leucemia, infezioni croniche, carenza di ferro, endocardite, pericardite, asma, bronchiti, otiti, labirintiti, sinusite, anoressia, difficoltà digestive, intenso desiderio di zuccheri e di carboidrati, gonfiore, gas intestinali, disbiosi, permeabilità della parete intestinale, intolleranze alimentari, malassorbimento intestinale, gastrite, acidità di stomaco, dolori addominali, colite, stipsi o diarrea, sindrome del colon irritabile, morbo di Crohn, cistite, perdita della libido, endometriosi, fibromi, irregolarità mestruali, sindrome premestruale, prostatite, impotenza, squilibri ormonali, diabete, insonnia, mal di testa, disturbi dell’apprendimento, perdita di memoria, ansia, depressione, irritabilità, iperattività, disturbo da deficit di attenzione, autismo, disturbo bipolare, acne, pelle secca con prurito, eczema, perdita di capelli, psoriasi …
Quando però la candida cresce a livelli pericolosi un aiuto importante arriva dall’acido caprilico.
Nel numero precedente di Effervescienza sono state riportate le proprietà straordinarie dell’olio di cocco. Questo grasso a catena media non solo è un potente antifungino, battericida ma fornisce nutrimento per i batteri “sani” limitando la proliferazione di quelli “nocivi”.
Si può assumerlo sotto forma di olio di cocco (3 cucchiai al giorno) preso direttamente o mettendolo nei frullati.
Va ricordato in conclusione che la candida non è un nemico subdolo da combattere con ogni mezzo, ma un lievito innocuo che vive in simbiosi con noi ed è addirittura utile per la sintesi di sostanze importanti. Solamente quando il nostro terreno organico (sangue, linfa, liquidi extra e intracellulari) ed epigenetico (aspetti emozionali e spirituali) peggiorano (acidosi, ipossigenazione, stress, ecc.) che la candida può mutare in una pericolosissima muffa.
La colpa è del fungo che si adatta alle condizioni organiche o nostra perché abbiamo creato le premesse di tali perturbazioni?
References
- Brown GD, Denning DW, Gow NAR, Levitz SM, Netea MG, White TC. Hidden killers: human fungal infections. Sci Transl Med. 2012 Dec 19;4(165):165rv13.
- Giri S, Kindo AJ. A review of Candida species causing blood stream infection. Indian J Med Microbiol. 2012 Jul-Sep;30(3):270-8.
- Lecciones JA, Lee JW, Navarro EE, Witebsky FG, Marshall D, Steinberg SM, Pizzo PA, Walsh TJ. Vascular catheter-associated fungemia in patients with cancer: analysis of 155 episodes. Clin Infect Dis. 1992 Apr;14(4):875-83.
- Cauchie M, Desmet S, Lagrou K. Candida and its dual lifestyle as a commensal and a pathogen. Res Microbiol. 2017 Nov – Dec;168(9-10):802-810.
- Harriott MM, Lilly EA, Rodriguez TE, Fidel PL, Noverr MC. Candida albicans forms biofilms on the vaginal mucosa. Microbiology. 2010 Dec;156(Pt 12):3635-3644.
- Cassone A. Vulvovaginal Candida albicans infections: pathogenesis, immunity and vaccine prospects. BJOG. 2015 May;122(6):785-94. doi: 10.1111/1471-0528.12994.
- 2014 Jul 3;9(7):e101859. doi: 10.1371/journal.pone.0101859. eCollection 2014. A novel antifungal is active against Candida albicans biofilms and inhibits mutagenic acetaldehyde production in vitro. Nieminen MT
https://www.effervescienza.com/salute/candida-cancro-e-malattie-autoimmuni/