Durante una conferenza stampa tenutasi il 23 settembre 2025, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rilasciato dichiarazioni di forte impatto riguardo alla crescente tensione tra Russia e Paesi membri della NATO.
Trump ha affermato che le nazioni della NATO devono reagire militarmente in caso di violazioni dello spazio aereo da parte di velivoli russi.
Nel suo intervento, Trump ha criticato duramente la strategia militare di Mosca, definendola inefficace e debole.
“La Russia sta combattendo una guerra senza direzione da oltre tre anni e mezzo”, ha dichiarato. “Una vera potenza militare avrebbe concluso questo conflitto in meno di una settimana. Invece, ciò che vediamo è una Russia logorata, che dà l’impressione di essere poco più di una tigre di cartone.”
Il presidente ha quindi sottolineato le difficoltà economiche che, a suo avviso, starebbero indebolendo ulteriormente il Cremlino, affermando:
“Putin e la Russia sono in seria difficoltà economica, ed è giunto il momento che l’Ucraina prenda l’iniziativa e agisca con decisione”.
Sul fronte dell’assistenza militare, Trump ha confermato l’impegno degli Stati Uniti nel sostenere i partner della NATO.
“Continueremo a fornire armi, lasciando ai nostri alleati piena autonomia nel loro impiego. La NATO deve essere libera di difendersi come ritiene più opportuno”, ha affermato, ribadendo la volontà americana di non limitare l’azione militare degli Stati membri in caso di provocazioni o aggressioni.
A una domanda diretta circa la legittimità dell’abbattimento di jet russi che dovessero entrare nello spazio aereo di uno Stato membro, Trump ha risposto senza esitazioni:
“Se un aereo russo entra nello spazio aereo di un Paese NATO, quel Paese ha tutto il diritto di abbatterlo”.
Quando gli è stato chiesto se gli Stati Uniti sarebbero pronti ad aiutare i propri alleati NATO in caso di scontro diretto con la Russia, Donald Trump ha risposto con un enigmatico:
“Dipende dalle circostanze”.
Una frase che, nella sua ambiguità, ha fatto scattare un campanello d’allarme tra i vertici dell’Alleanza.
In un clima che ricorda i momenti più tesi della Guerra Fredda, le parole di Trump, che invocano l’abbattimento di jet russi, rischiano di innescare un’escalation irreversibile. Mentre il confine tra provocazione e incidente si assottiglia ogni giorno di più, il timore è che un singolo errore, un gesto mal calcolato o una risposta troppo rapida possano trasformarsi nella scintilla di un conflitto aperto tra potenze nucleari. Le sue parole, più che rafforzare la deterrenza, potrebbero accelerare l’avvicinarsi di un punto di non ritorno.

il presidente americano farebbe bene ad esprimersi con sincerità.
Il patto di non espansione è stato violato dalla Nato, l’UE ha
iniziato ad attaccare la Russia e le sanzioni erano provocazioni.
Ora che la Nato ha aumentato il numero di aderenti , guarda caso
si decide di colpire chiunque sfiori questa organizzazione certamente
non pacifista. Ed al solito l’Italia segue le orme non di Hitler ma di
Israele ( uguali ) . Il problema è che la gente comune inizia a svegliarsi…