Il giornalista canadese Ian Vandaelle, noto per aver lavorato come reporter ed editor al Financial Post e come produttore per oltre dieci anni presso BNN Bloomberg, ci ha lasciato a soli 33 anni, dopo essere stato dichiarato neurologicamente morto.
Il Vandaelle aveva costruito una presenza rilevante sui social media, specialmente su Twitter, condividendo posizioni a favore dei vaccini anti-COVID.
L’attivismo digitale di Vandaelle si concentrava sulla promozione dei vaccini anti-COVID, sostenendo l’implementazione di passaporti vaccinali, obblighi vaccinali e sollevando la questione del licenziamento per coloro che rifiutavano le iniezioni.
Per quanto mi riguarda, sono favorevole all’uso della carota e del bastone. Incentivare il vaccino in qualsiasi modo – gelati, lotterie, letteralmente qualsiasi cosa, non mi interessa – e richiedere la vaccinazione per fare, uh, cose non essenziali.
Vuoi andare in un bar a vedere la partita? Passaporto.
In un altro post, ha esortato la polizia di Toronto a licenziare i membri che hanno rifiutato l’iniezione, affermando:
Proteggere, un corno. Fatevi il vaccino o dimettetevi, qualsiasi altra cosa è vigliaccheria morale ed etica. Hai giurato di proteggere i cittadini? Ti fai il vaccino. È vergognoso doverlo dire.
Oltre alla sua posizione pro-vaccino, Vandaelle aveva anche avanzato proposte più controverse, come l’arresto e la detenzione delle persone non vaccinate, alimentando discussioni sulla sfera dei diritti individuali, della privacy e della sicurezza pubblica.
Il 5 dicembre 2023, la compagna di Vandaelle, Stephanie Hughes, ha comunicato la sua scomparsa, rivelando che era stato scollegato dal supporto vitale. Come indicato da vari post sui social media prima del suo ricovero in ospedale, Vandaelle sembrava in buona salute e attivamente impegnato nel lavoro.
La causa dell’improvvisa condizione fatale di Vandaelle non è stata resa pubblica.
incommentabile.
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il male va sconfitto col bene, quindi condoglianze per altra morte prematura.