Un’analisi pubblicata nel 2011 sul Journal of Toxicology and Environmental Health, intitolata “È stata trovata una associazione positiva tra la prevalenza dell’autismo e la copertura vaccinale nell’infanzia nella popolazione degli Stati Uniti”, ha studiato la relazione tra la percentuale di bambini vaccinati entro i 2 anni di età e la prevalenza di autismo e disturbi del linguaggio in ciascuno stato americano.
Obiettivo dello studio
L’autrice, Gayle DeLong, ha voluto capire se esisteva una relazione tra la percentuale di bambini che ricevono le vaccinazioni raccomandate e l’aumento di casi di autismo o problemi di linguaggio, fattori che sono aumentati significativamente dagli anni ’90.
Metodo
Sono stati raccolti dati per ogni stato dal 2001 al 2007, riguardanti:
- La percentuale di bambini vaccinati entro i 2 anni;
- La prevalenza di autismo (AUT) e disturbi del linguaggio (SLI);
- Variabili di controllo come reddito medio familiare ed etnia, per evitare che questi influenzassero i risultati.
Si è usata un’analisi statistica chiamata regressione per verificare se aumenti nella vaccinazione corrispondessero a un aumento nei casi di autismo e disturbi del linguaggio.
Risultati
- È stata trovata una correlazione positiva: negli stati dove la percentuale di bambini vaccinati era più alta, si registrava anche un numero maggiore di bambini diagnosticati con autismo o disturbi del linguaggio.
- Per ogni aumento dell’1% nella percentuale di bambini vaccinati entro i 2 anni, lo studio ha stimato che ci fossero circa 680 casi in più di autismo o disturbi del linguaggio in quella popolazione statale. Questo significa che anche piccoli aumenti nella copertura vaccinale erano associati a un incremento rilevante di diagnosi.
- Lo studio ha anche escluso che questa associazione fosse dovuta a fattori come il numero di pediatri (indicatore di accesso alle cure mediche) o a cambiamenti nei comportamenti dei genitori, perché non è stata trovata alcuna correlazione tra vaccinazioni e altre disabilità o con il numero di pediatri per stato.
Conclusioni
Sebbene alcuni vaccini abbiano rimosso il mercurio (un tempo sospettato di essere coinvolto), i risultati indicano che “sebbene il mercurio sia stato rimosso da molti vaccini, altri fattori potrebbero collegare i vaccini all’autismo“. Lo studio invita a ulteriori ricerche per comprendere meglio questo legame.
