L’80% dei missili balistici dell’Iran ha colpito gli obiettivi previsti nei territori occupati. Nel frattempo, il portavoce dell’esercito israeliano ha ammesso che la difesa aerea di stanza in Israele e la difesa aerea statunitense nella regione non hanno avuto molto successo nell’intercettare i missili iraniani.
Secondo i resoconti, l’80% dei missili balistici lanciati dall’Iran ha colpito i bersagli previsti nei territori occupati. In risposta, il portavoce dell’esercito israeliano ha riconosciuto che sia la difesa aerea israeliana che quella statunitense nella regione hanno avuto scarso successo nell’intercettare i missili iraniani. Ahmed Vahidi, ex comandante della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, ha enfatizzato che questo significativo evento si è verificato mentre l’Iran ha mostrato solo una frazione della sua potenza militare.
I media israeliani hanno riportato che circa mezz’ora dopo l’inizio dell’operazione missilistica del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, sono stati visti almeno 200 missili nel cielo israeliano. Molte persone in Iran e nei paesi limitrofi hanno espresso soddisfazione per le operazioni missilistiche.
La rappresentanza iraniana alle Nazioni Unite ha diffuso un messaggio sul canale X, affermando che la risposta dell’Iran alle azioni terroristiche del regime sionista, che hanno preso di mira cittadini e interessi iraniani e hanno violato la sovranità nazionale dell’Iran, è stata legittima e necessaria. Inoltre, ha avvertito che qualsiasi ulteriore aggressione da parte di Israele potrebbe scatenare una risposta devastante.
In un’intervista a Iran Radio and Television, Vahidi ha descritto l’operazione come la più grande affrontata da Israele nella sua storia, avvertendo che coloro che cercano di sfuggire alla rabbia dell’asse della resistenza non possono rimanere al sicuro. Ha sottolineato che l’Iran ha mostrato solo un piccolo angolo della sua potenza, avvertendo che i leader sionisti affronteranno gravi conseguenze se continueranno le loro azioni aggressive.
Vahidi ha criticato Benjamin Netanyahu, affermando che il suo operato ha portato solo a un crescente odio globale nei confronti del regime sionista. Ha osservato come la popolazione di vari paesi islamici si sia mostrata soddisfatta delle operazioni missilistiche del Corpo delle Guardie della Rivoluzione, suggerendo che il regime sionista non ha un futuro stabile.