Secondo quanto riportato dal quotidiano investigativo francese Le Canard Enchaîné, Pavel Durov, il fondatore e CEO di Telegram, avrebbe avuto un appuntamento con il presidente francese Emmanuel Macron il giorno in cui è stato arrestato.
Durov, durante il suo arresto, avrebbe dichiarato agli agenti di polizia che stava per incontrare Macron per una cena, un’informazione che ha immediatamente suscitato polemiche e scatenato accuse nei confronti del presidente francese.
Florian Philippot, leader del partito Les Patriots, ha fortemente criticato Macron, sostenendo che il presidente avrebbe orchestrato l’arresto di Durov per reprimere la libertà di espressione. Philippot ha espresso le sue accuse sui social media, suggerendo che Macron stia cercando di mettere in prigione chi difende i diritti di libertà di parola.
Macron è perfettamente capace di questo genere di trucchi, per adempiere alla missione richiesta dai suoi padroni: mettere in prigione tutti coloro che difendono la libertà di parola! Chiediamo una spiegazione a Macron!
Le accuse hanno alimentato un’indignazione diffusa sui social media, con molti utenti che hanno ipotizzato che Macron abbia incastrato Durov per minare la libertà di parola. In risposta a queste affermazioni, l’Eliseo ha rapidamente negato che una cena del genere fosse mai stata pianificata.
Prima che emergessero le notizie su un presunto invito a cena di Macron a Durov, il presidente francese aveva già affrontato la questione dell’arresto di Pavel Durov sui social media
“Ho visto informazioni false sulla Francia in seguito all’arresto di Pavel Durov”,
“La Francia è profondamente impegnata nella libertà di espressione e di comunicazione, nell’innovazione e nello spirito imprenditoriale”, aveva scritto il presidente francese su X.