Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha espresso venerdì “totale sgomento” per le dichiarazioni di funzionari statunitensi e israeliani che “minacciano ritorsioni” contro la Corte penale internazionale (CPI), affermando che tali minacce promuovono una “cultura dell’impunità“.
La lettera di minacce inviata alla Corte Penale Internazionale (CPI) da 12 senatori americani del partito Repubblicano di Donald Trump, è un atto che ha suscitato molte polemiche internazionali. La lettera è stata inviata in risposta alla possibilità che la CPI possa emettere mandati di arresto contro alti funzionari israeliani, accusati di crimini di guerra relativi al conflitto a Gaza. I senatori americani hanno chiarito che considerano tali azioni non solo una minaccia alla sovranità di Israele, ma anche agli Stati Uniti, evocando la legge sull’American Service-Members’ Protection Act, che limita la cooperazione con la CPI se la corte interviene contro cittadini americani o alleati come Israele. In sostanza, i senatori hanno avvertito che, se la CPI proseguirà su questa strada, gli Stati Uniti risponderanno con sanzioni contro la corte e i suoi funzionari e le loro famiglie, oltre a sospendere ogni supporto finanziario
“In un momento in cui il mondo dovrebbe unirsi per porre fine al terribile spargimento di sangue a Gaza e cercare giustizia per coloro che sono stati illegalmente uccisi, feriti, traumatizzati o presi in ostaggio dal 7 ottobre, è angosciante vedere funzionari statali che minacciano di ritorsione contro la Corte per aver perseguito la giustizia internazionale”, hanno dichiarato gli esperti in un comunicato.
“È scioccante vedere Paesi che si considerano paladini dello Stato di diritto cercare di intimidire un tribunale internazionale indipendente e imparziale per ostacolare le responsabilità”, hanno aggiunto.
Gli esperti hanno sottolineato che le minacce di ritorsione “violano le norme sui diritti umani contro gli attacchi al personale giudiziario e superano i limiti accettati della libertà di espressione”.
Hanno esortato gli Stati a rispettare l’indipendenza della corte come istituzione giudiziaria e a proteggere l’indipendenza e l’imparzialità di coloro che lavorano all’interno della corte.
La scorsa settimana, l’Ufficio del Procuratore (OTP) ha denunciato le dichiarazioni che “minacciano ritorsioni contro la Corte o contro il personale della Corte” per le azioni intraprese dal procuratore.
L’OTP ha ricordato a tutti che “le minacce di ritorsione possono costituire un reato contro l’amministrazione della giustizia ai sensi dell’articolo 70 dello Statuto di Roma”.
Recentemente, le autorità statunitensi e israeliane hanno rilasciato dichiarazioni sulla CPI, definendo le potenziali azioni del procuratore “illegali“, “vergognose” e gli eventuali mandati “un’aggressione oltraggiosa” e “un abominio“.
E’ tutto davvero una grande commedia.Nethaniahu ha detto espressamente che hanno il dominio degli Usa e questo fin dagli anni 80. Inoltre questo genocido va avanti da oltre sei mesi e nessuno,dico nessuno stato del mondo,ha mosso un dito per femare Israele. L’Iran ha lanciato quella salva di missili ,avvertendo in anticipo,in pratica una vera burla.Inoltre ne gli stati Uniti ne Israele hanno firmato il trattato di Roma e quindi non aderendo sono esautorati dal rispettarlo. Tutto il mondo Arabo condanna,parla,stra-parla, ma il genocidio va avanti.Perchè il grande Onu,( di fondazione nazista) non ha inviato soldati nella striscia di Gaza? Ricordiamo che questo Tribunale ha assolto i caschi blu nel massacro di Sebreniza nella ex Yugoslavia.A chi conviene che questo genocidio vada avanti indisturbato? Inutile trovare scuse,nessuno ha mosso un dito contro i sionisti askenaziti di Israele.Chi tace e non fa azioni concrete è complice.Il genocidio va avanti da oltre sei mesi, senza contare che queste violenze vanno avanti da 80 anni sul popolo di Palestina , nemmeno a dire da qualche giorno . Tutto il resto sono solo chiacchiere di convenienza e di guadagno per tutti quelli che stanno a guardare. Vergogna per l’occidente collettivo !
hai perfettamente ragione Luca 66, l’intero occidente è colpevole di
questi massacri . Peggio dei tempi di Hitler e neanche se ne vergogna.
Una vera tristezza.
si è parlato di Norimberga nel tempo della finta pandemia, ma siamo certi
che i popoli oggi sono in grado di processare chi appoggia la criminalità
organizzata? i silenzi sono assordanti , hanno già ottenuto la vittoria in
mano.