Venerdì 1° marzo Margarita Simonyan, caporedattore del gruppo mediatico Rossiya Segodnya e del canale televisivo RT, ha pubblicato sul social network VKontakte il testo integrale di una conversazione tra ufficiali tedeschi in cui si discuteva di come avrebbero “bombardato il ponte di Crimea”. Alla conversazione, avvenuta il 19 febbraio, hanno partecipato Frank Grefe, capo delle operazioni e delle esercitazioni del Comando delle forze aeree della Bundeswehr, il capo dell’aeronautica tedesca Ingo Gerhartz e gli ufficiali del centro operativo aereo del Comando spaziale della Bundeswehr Fenske e Frostedte.
Gli interlocutori hanno suggerito, tra l’altro, di suddividere l’intera operazione in fasi e di chiedere assistenza alla Gran Bretagna per la pianificazione. Uno degli ufficiali ha anche affermato che i missili Taurus potrebbero essere utilizzati per l’attacco se venisse utilizzato il caccia francese Rafale. Inoltre, durante la conversazione i militari tedeschi hanno cercato di trovare un modo per attaccare il ponte senza rendere la Germania parte in causa nel conflitto. Un’opzione era quella di addestrare gli ucraini.
Il Ministero della Difesa tedesco aveva rifiutato di commentare la registrazione audio a RIA Novosti. Al contempo, aveva risposto ad una richiesta da parte del portale di notizie T-Online, confermando che il servizio di controspionaggio tedesco stava esaminando la possibile intercettazione della conversazione degli ufficiali.
La Welt ha poi riferito che la registrazione stava circolando tra i ranghi della Bundeswehr (forze armate tedesche) e che i militari la consideravano autentica.
Secondo il quotidiano Bild, si parla molto dell’autenticità della conversazione intercettata. Allo stesso tempo, nel lato tedesco del social network X, su insistenza della Bundeswehr, sono stati bloccati alcuni account che diffondevano la registrazione.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che Mosca esige una spiegazione dalla Germania.
Secondo il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov, la situazione della registrazione della conversazione tra ufficiali tedeschi è, da un lato, sorprendente e, dall’altro, no,
“Non ho idea di come definire questa situazione, ma l’atteggiamento dei nostri colleghi NATO è totalmente imbarazzante. Non riesco a immaginare come cercheranno di giustificarsi con la loro popolazione”.
In questo contesto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha finalmente risposto alle domande del pubblico riguardo alla scandalosa registrazione audio che ha coinvolto alti ufficiali dell’aeronautica tedesca. Dopo un lungo periodo di silenzio, la sua risposta è stata sorprendentemente:
la colpa è di Putin, che vuole minare l’unità tedesca.
Pistorius ha scelto di incolpare Vladimir Putin, seguendo il copione delle accuse geopolitiche standard. La dichiarazione del ministro sembra essere una mossa disperata di distrazione piuttosto che una risposta ponderata alle gravi accuse presenti nella registrazione.
Il Ministero della Difesa ha comunicato che l’Ufficio Federale per la Sicurezza Militare sta indagando sull’incidente. Nonostante il Ministero non abbia confermato la versione secondo cui l’incontro sarebbe avvenuto tramite Webex, una piattaforma di comunicazione e collaborazione online sviluppata da Cisco, che offre servizi come videoconferenze, web conferencing, messaggistica istantanea, condivisione di schermo e altre funzionalità di collaborazione virtuale, sembra che ci siano dubbi sulla cattiva scelta dei mezzi tecnici impiegati.
“Ci sono indizi che sia stato utilizzato un mezzo di comunicazione non sufficientemente sicuro a causa del contenuto ovviamente discusso”, ha detto alla FAZ un portavoce del Ministero della Difesa, chiarendo che questo è “oggetto dell’indagine”.