Nell’intervista con Alexander Kondrashov, Vladimir Putin affronta il delicato argomento riguardante la possibilità di una Terza Guerra Mondiale. Riflettendo sulle parole di Einstein, Putin sottolinea che la prospettiva di un conflitto di tale portata dovrebbe spaventarci, poiché potrebbe segnare la fine della civiltà moderna.
Sai, puoi ricordare Einstein, credo. Lui disse: “Non so con quali mezzi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma la quarta sarà combattuta con pietre e bastoni”. Questa è la consapevolezza che una terza guerra mondiale potrebbe essere la fine della civiltà odierna. Questa consapevolezza dovrebbe trattenerci da azioni estreme ed estremamente pericolose per la civiltà moderna nell’arena internazionale.
Il presidente russo afferma che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il mondo ha vissuto una relativa pace globale, nonostante le guerre regionali che hanno continuato a infiammarsi in diverse parti del mondo. Egli attribuisce ciò alla stabilità della parità strategica tra le principali potenze militari, che ha generato un mutuo rispetto e la paura della reciproca distruzione. Questo ha contribuito a frenare azioni e movimenti pericolosi nel contesto delle relazioni internazionali.
Tra l’altro, il fatto che dopo la Seconda guerra mondiale abbiamo vissuto in condizioni di relativa, relativa pace globale – le guerre regionali scoppiano continuamente qua e là, basta ricordare la guerra in Vietnam o il conflitto nella penisola coreana, o ora in Medio Oriente si verificano continuamente: Iraq, Libia, altri conflitti – ma non ci sono stati conflitti globali, nessun conflitto mondiale. Perché? Perché c’era una parità strategica tra le principali potenze militari del mondo.
Putin conclude che preservare questa stabilità e comprensione reciproca è essenziale per evitare eventi estremamente pericolosi che potrebbero minacciare la pace e la civiltà moderna.
E per quanto possa sembrare sgradevole, è vero: la paura della distruzione reciproca ha sempre trattenuto i partecipanti al dialogo internazionale e le principali potenze militari dal fare mosse improvvise e li ha portati a rispettarsi a vicenda.
ogni popolo ha il Presidente che merita. Se noi siamo ancora vivi non dobbiamo certo ringraziare Nato od Unione Europea, ma Putin. Lui
resiste a provocazioni da anni ma pensa per il suo Popolo cosa che
da noi non esiste.