Malore improvviso mentre è in casa Il segretario del Pd muore a 42 anni
E’ morto Tommaso Della Dora, sotto choc il partito democratico, l’intera comunità politica e tutti coloro che lo conoscevano. Molti, increduli, ieri pomeriggio, si sono recati nella sua abitazioni di Sant’Orso dove viveva con il padre Mario e la mamma Elisabetta. Educatore alla cooperativa Coos Marche, 42 anni, Della Dora era segretario del Pd fanese dal dicembre 2021.
Risale a ieri pomeriggio la notizia della sua improvvisa e inaspettata morte che ha provocato dolore tra parenti, amici, compagni di partito, colleghi di lavoro e di impegno politico.
Della Dora si è sentito male in casa: a dare l’allarme sarebbe stato il padre. I soccorritori del 118 sono giunti tempestivamente, ma ogni tentativo di rianimarlo è risultato inutile. Sembra che il giovane politico sia stato colto da un malore improvviso, forse un infarto o un aneurisma, ma saranno gli accertamenti medici dei prossimi giorni a stabilirlo con certezza. Quel che è certo, è che non risulta a quanti lo conoscevano più profondamente, che Tommaso soffrisse di qualche patologia. E pare che neanche quanti l’avevano visto nei giorni precedenti la tragedia, avessero colto in lui i segnali di un malessere. Soltanto, com’egli stesso aveva scritto sui social, da qualche tempo stava seguendo una dieta, come già aveva fatto in passato.
Da educatore, Della Dora si occupava dell’assistenza educativa dei disabili, sia a casa che a scuola, preoccupandosi dell’autonomia dei ragazzi e della comunicazione degli studenti disabili. Le sue passioni giovanili, prima della politica, erano state sportive: da giovane era stato allenatore di calcio delle squadre giovanili e di recente aveva ripreso l’attività sportiva, dedicandosi in particolare alla pallavolo. Grande appassionato di fotografia, aveva immortalato i paesi dei Sibillini durante il terremoto, rimanendo molto legato a quei luoghi, tanto da tornarvi periodicamente.
Frastornati dalla notizia della morte di Tommaso gli esponenti del Pd.
“Siamo sgomenti, costernati e con lo strazio nel cuore – dice la capogruppo del Pd Agnese Giacomoni – ci stringiamo attorno alla sua famiglia”.
Commosso anche Renato Claudio Minardi, che descrive Tommaso come “un ragazzo bravo, leale, serio, con una grande attenzione alla disabilità e appassionato a tutto ciò che faceva, dalla politica allo sport, fino alla fotografia. E’ straziata l’intera comunità, vicina alla famiglia che perde un ‘gioiello’”.
L’assessore Sara Cucchiarini si dice “sconvolta e addolorata”, mentre Dimitri Tinti aggiunge: “Sono ammutolito dal dolore. Tommaso aveva uno stile sobrio e gentile, mai incline alle divisioni. Il suo lavoro di educatore l’aveva allenato a relazionarsi con la fragilità. Mancherà tanto al Pd e a tutta la comunità politica fanese, ma soprattutto ai ragazzi e alle loro famiglie di cui si prendeva cura ogni giorno”.
Infine, il presidente del Pd Fano, Matteo Radi:
“Mancherà a tutti, siamo stati insieme troppo poco, avremo avuto bisogno di più tempo per parlare di politica, calcio e fotografia”.