I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 326.000 bambini per vedere se c’era una connessione tra l’esposizione all’alluminio nei vaccini e lo sviluppo di asma persistente. Hanno scoperto che c’è un legame tra l’alluminio nei vaccini e l’asma persistente: in pratica, i bambini che hanno ricevuto dosi più elevate di alluminio attraverso i vaccini avevano una leggera ma significativa maggior probabilità di sviluppare asma persistente quando crescevano, rispetto a quelli che ne ricevevano meno.
Obiettivo: valutare l’associazione tra l’esposizione cumulativa all’alluminio da vaccini prima dei 24 mesi di età e l’asma persistente all’età di 24-59 mesi.
Metodi: è stato condotto uno studio di coorte retrospettivo nel Vaccine Safety Datalink (VSD). Le storie di vaccinazione sono state utilizzate per calcolare l’alluminio cumulativo associato al vaccino in milligrammi (mg). La definizione di asma persistente richiedeva uno o due incontri per l’asma in regime ambulatoriale e ≥2 somministrazioni di farmaci per il controllo dell’asma a lungo termine. I modelli di rischio proporzionale di Cox sono stati utilizzati per valutare l’associazione tra esposizione all’alluminio e incidenza di asma, stratificata per presenza/assenza di eczema. Sono stati calcolati gli hazard ratio aggiustati (aHR) e gli intervalli di confidenza (CI) al 95% per 1 mg di aumento dell’esposizione all’alluminio, aggiustati per mese/anno di nascita, sesso, razza/etnia, sito VSD, prematurità, complessità medica, allergia alimentare, bronchiolite grave , e l’utilizzo dell’assistenza sanitaria.
RISULTATI: La coorte comprendeva 326.991 bambini, tra i quali 14.337 (4,4%) avevano eczema. Per i bambini con e senza eczema, l’esposizione media all’alluminio associata al vaccino (deviazione standard [DS]) era rispettivamente di 4,07 mg (DS 0,60) e 3,98 mg (DS 0,72). Tra i bambini con e senza eczema, rispettivamente il 6,0% e il 2,1% ha sviluppato asma persistente. Tra i bambini con eczema, l’alluminio associato al vaccino era positivamente associato all’asma persistente (aHR 1,26 per 1 mg di aumento dell’alluminio, IC 95% 1,07, 1,49); un’associazione positiva è stata rilevata anche tra i bambini senza eczema (aHR 1,19, IC 95% 1,14, 1,25).
Conclusione: in un ampio studio osservazionale, è stata trovata un’associazione positiva tra l’esposizione all’alluminio correlata al vaccino e l’asma persistente. Pur riconoscendo le piccole dimensioni dell’effetto individuato e il potenziale di confondimento residuo, ulteriori indagini su questa ipotesi appaiono giustificate.
Guardi che lei sta travisando le mie intenzioni, in quanto:
1 ciò che ho detto si riferisce all’introduzione dell’obbligo vaccinale IN ITALIA (1966), mentre gli articoli citati si riferiscono prevalentemente a vaccini introdotti negli USA o di produzione sovietica diffusi nei Paesi dell’ Est e in Africa, a partire dagli anni 50.
2 in tali vaccini sono stati infatti trovate anomalie imputabili soprattutto a negligenze, superficialità e scarsi controlli, che hanno poi causato una serie di conseguenze e di effetti avversi (senza voler entrare nella questione ancora aperta sull’SV40…)
3 mentre qui in Italia, per quanto riguarda la vaccinazione antipolio, non dico che non ci siano stati problemi, ma perlomeno essendo stata resa obbligatoria solo a partire dal 1966, evidentemente ci sono stati più controlli e una maggiore cautela (in quegli anni, nonostante la corruzione politica, sia il servizio sanitario nazionale ed anche l’istruzione pubblica funzionavano molto meglio di adesso)
4 fatto sta che tra parenti, amici e conoscenti ogni famiglia poteva contare molti decessi e menomazioni dovuti alla poliomielite (terrorizzava letteralmente), la stessa cosa non si può dire dopo le vaccinazioni e questo è un dato di fatto
5 in ogni caso avevo anche specificato che qui volevo SOLO riferirmi all’OPPORTUNITÀ di come, quando e se usare i vaccini (è un conto vaccinare per il morbillo e un altro per l’ebola) e SENZA volere entrare in merito ad altre questioni
6 infatti ho voluto ribadire che le vaccinazioni sui bambini dovrebbero essere fatte, allo stato attuale, solo su ESPLICITO consenso dei genitori e non obbligatoriamente.
Questo è il senso di quello che ho scritto e che, per i motivi sopradetti, ha scarsa o nessuna attinenza con quanto da lei evidenziato.
Ad esempio Il tanto discusso vaccino antipolio, divenne obbligatorio in Italia solo dopo più dieci anni di sperimentazione e anche gli altri vaccini erano per malattia estremamente mortali come difterite, tetano e vaiolo (oltretutto sospeso nel 1977).
E non sto facendo una valutazione sulla loro efficacia o meno, ma solo sulla loro opportunità.
Oggi è solamente un business sulla nostra pelle e soprattutto quella dei bambini, per malattie molto spesso facilmente curabili oppure debellate da tempo e per le quali dovrebbero essere i genitori a poter scegliere se, quando e a quali vaccinazioni sottoporre i propri figli.
Una società che non tutela la salute delle nuove generazioni, che futuro ha?
In realtà non andò proprio come dice lei. Il vaccino antipolio fece dei danni tremendi che ancora oggi stiamo scontando.
https://grandeinganno.it/2022/10/03/la-storia-dimenticata-del-vaccino-anti-poliomielite-che-nel-1955-fece-ammalare-di-polio-40-000-bambini/
https://grandeinganno.it/2021/07/02/the-lancet-vaccini-antipolio-erano-contaminati-da-virus-cancerogeno-sv40-fino-agli-anni-80/
I vaccini da 150 anni servono a depopolare..si chiama eugenetica messa in atto dalla massoneria..dopo le vaccinazioni sono sempre aumentati i decessi, non hanno portato nessun beneficio agli inoculati. Ci sono i dati coi grafici su internet dal 1900 a oggi sui siti delle ISS
degli usa e Inghilterra. I virus si manifestano e spariscono in modo naturale..cit Dott. Stefano Montanari nanopatologo, analizza vaccini da 30 anni su commissione di varie università e case farmaceutiche internazionali. Da giovane era pro vaccini, dopo aver cominciato ad analizzarli ha visto cosa cosa c è dentro e ora li sconsiglia vivamente perché generano solo danni..