La vicenda nella seconda elementare della scuola Carlo Levi nel III municipio della città. Anche insulti a un bimbo disabile e segni massonici alla lavagna. Gli episodi confermati non solo dalla presidente del consiglio di istituto ma anche dai genitori
Salire a cavalcioni sul cornicione della scuola cantando «guarda come dondolo» era stato solo l’ultimo gesto di una maestra dell’Istituto comprensivo Carlo Levi, nel quartiere Fidene, che per due anni ha continuato ad insegnare nonostante vari Tso (trattamenti sanitari obbligatori). A denunciare l’accaduto è stata la presidente del Consiglio d’Istituto Tiziana Cagnazzo, nel programma radiofonico Gli Inascoltabili di New Sound Level. «Non ce l’abbiamo con la maestra che ha patologie certificate», tiene a precisare Cagnazzo. L’insegnante è stata da poco sospesa, dopo un’ispezione dell’Istituto regionale scolastico.
Che dire, in un paese in cui il fantoccio Zelensky viene fatto passare per un eroe e i Neonazisti per personaggi da libro cuore, da parte di Governo, Parlamento e organi di informazione, non mi stupisce più nulla. Si permette ad un’insegnante col cervello già in condizioni precarie di insegnare a dei ragazzi. Era scontato che prima o poi desse in escandescenze. Qualcuno dovrà presto assumersi la responsabilità di quanto accaduto. Poveri ragazzi…. in che mani.
Tipico caso di possessione diabolica, da non prendere alla leggera.
ORMAI SIAMO AI SUPPLEMENTARI…
cosa dobbiamo ancora sentire?!
DA METTERE IN GALERA ! ! ! UN INSEGNATE PENSATE UN PO’ ! ! !
BASTARDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ! ! !