Giovedì 13 gennaio, a Buenos Aires un altro reporter è crollato improvvisamente in diretta. Il cronista Carlos Ferrara crolla a terra in diretta. Pochi giorni fa l’infarto in diretta di Rafael Silva dopo la terza dose
Il mondo del giornalismo è ancora scosso per l’infarto che ha colpito in diretta il giornalista brasiliano Rafael Silva, 36 anni. Pochi giorni prima aveva scritto su Twitter “Viva la terza dose. Mi dispiace per le persone che non hanno avuto questa opportunità. I vaccini salvano la vita“.
Carlos Ferrara, inviato di Canal 9, stava raccontando in diretta delle file al centro tamponi allestito nel Teatro Colón di Buenos Aires.
Ad un certo punto, Claudio Pérez, conduttore di Telenueve (Canal 9), lo stava salutando per terminare il servizio e si è sentita una risposta del cronista “scusa Claudio, scusa”, e contemporaneamente un rumore al microfono.
In pochi secondi la telecamera si gira e mette a fuoco Carlos Ferrara sdraiato a terra, a faccia in giù, con il microfono ancora in mano. Il cameraman, che probabilmente stava solo osservando la situazione usando la sua macchina fotografica, si è voltato rapidamente rendendosi conto della gravità dell’accaduto.
Claudio Pérez esclama “No!” , e aggiunge: “Beh, Carlos ha avuto qualche difficoltà”.
Dopo quanto accaduto, Canale 9 ha dato ufficialmente notizia dello stato di salute attuale del cronista .
“Carlos è stato assistito dal Sistema di cure mediche di emergenza (SAME) e rapidamente trasferito all’ospedale generale per acuti José María Ramos Mejía. Hanno fatto degli studi, una tomografia per escludere qualsiasi tipo di complicazione. I parametri sono risultati normali e a poco a poco sta cominciando a riprendere conoscenza”, hanno detto in una nota.
“Il medico del canale lo ha anche accompagnato a Ramos Mejía per vedere come stava. È stato un grande spavento, ma si sta riprendendo”, hanno continuato, portando serenità a parenti, colleghi e parenti.
Amen , pace all’anima sua; adesso lo può gridare in paradiso( la terza dose ti salva la vita ). E così sia
A me dispiace che la gente si faccia ammaliare da giornalisti sciocchi o privi di scrupoli. Apparenze ma nulla che somigli a scienza vera.