Alcuni vaccini potrebbero guidare l’evoluzione di agenti patogeni più virulenti?
Proprio come gli antibiotici generano resistenza nei batteri, i vaccini possono incitare cambiamenti che consentono alle malattie di sfuggire al loro controllo. I ricercatori stanno lavorando per prevenire l’evoluzione di nuove minacce.
La selezione naturale rimuove gli agenti patogeni altamente letali con la morte dell’ospite riducendo la trasmissione. I vaccini invece mantengono in vita gli ospiti più a lungo, consentendo a ceppi letali di circolare in una popolazione. Qui mostriamo sperimentalmente che l’immunizzazione dei polli contro il virus della malattia di Marek migliora l’idoneità dei ceppi più virulenti, rendendo possibile la trasmissione di ceppi iperpatogeni. L’immunità indotta dalla vaccinazione diretta o dalla vaccinazione materna, prolunga la sopravvivenza dell’ospite ma non previene l’infezione, la replicazione o la trasmissione virale, prolungando così i periodi infettivi di ceppi altrimenti troppo letali per persistere.
In un articolo del 2015 in PLOS Biology, Read e i suoi colleghi hanno vaccinato 100 polli, lasciando altri 100 non vaccinati. Hanno quindi infettato tutti gli uccelli con ceppi di Marek che variavano in quanto virulenti, come pericolosi e infettivi, erano. Il team ha scoperto che, nel corso della loro vita, gli uccelli non vaccinati rilasciano nell’ambiente molto ceppi meno virulenti, mentre gli uccelli vaccinati emettono molto ceppi più virulenti.
I risultati suggeriscono che il vaccino di Marek incoraggia la proliferazione di virus più pericolosi. Questa maggiore virulenza potrebbe quindi fornire ai virus i mezzi per superare le risposte immunitarie innescate dal vaccino degli uccelli e far ammalare gli stormi vaccinati.
La maggior parte delle persone ha sentito parlare di resistenza agli antibiotici. Resistenza ai vaccini, non tanto. Questo perché dietro l’industria dei vaccini c’è un business colossale derivato dal fatto che le malattie che causano sono almeno 1000 volte maggiori rispetto a quelle che evitano.
In un report dell’Istituto superiore di Sanità intitolato “impatto dei programmi vaccinali in Italia dal 1900 ad oggi” si dice che le vaccinazioni avrebbero evitato 70 mila morti in Italia in un secolo. Inoltre si legge “Tuttavia, sia le migliori condizioni igieniche che il crescente uso di antibiotici, possono aver contribuito ad abbassare i tassi di morbosità e mortalità, indipendentemente dalle vaccinazioni.” quindi questo numero, 70 mila in 100 anni è notevolmente gonfiato.
L’impatto dei programmi vaccinali in Italia dal 1900 ad oggi
I dati ottenuti indicano che grazie alle vaccinazioni contro difterite, tetano e poliomielite (le tre malattie infettive con la mortalità più elevata nel secolo scorso) sono state prevenute oltre 70.000 morti (Tabella 1). Per le altre malattie non è stato stimato il numero di morti in quanto la mortalità prima dell’introduzione della vaccinazione mostrava già un trend in diminuzione e i tassi di mortalità risultavano comunque bassi.
Non solo antibiotici, ecco cosa omettono di dire quando fanno questi calcoli
La costruzione di fognature chiuse hanno impedito alle malattie di trasferirsi con gli insetti volanti (mosche) dalle feci all’uomo la poliomielite ad esempio è una malattia a contagio oro/fecale.
La depurazione e la disinfezione dell’acqua con ad esempio il cloro hanno reso l’acqua pulita e potabile.
L’uso dell’acqua calda per lavare panni e stoviglie (ad esempio a 55 gradi il virus del vaiolo viene distrutto) e riscaldare gli ambienti hanno contribuito alla scomparsa delle epidemie.
L’uso di disinfettanti per i pavimenti e le pareti piastrellate e lavabili nelle cucine hanno contribuito ad abbattere le infezioni.
La cottura degli alimenti, la sterilizzazione degli strumenti, dei cibi la pastorizzazione, il sapone e la buona abitudine di lavarsi le mani.
L’isolamento delle persone malate, e molte altre cose che per motivi di tempo e di spazio non stiamo ad elencare, tutte cose che a noi oggi sembrano naturali ma che nel 1900 non esistevano.
Quindi dire che i vaccini hanno evitato 70.000 morti, non solo è falso ma addirittura ingannevole.
L’inchiesta parlamentare fatta in Italia sulle condizioni igienico-sanitarie dei comuni del Regno tra 1885-86 rivelò che su un totale di 8.258 comuni più di 6.400 erano privi di rete fognaria, solo 3.335 erano forniti di latrine e in 797 comuni gli escrementi venivano depositati negli spazi pubblici, nelle strade e nei cortili.
Molti comuni non disponevano di acqua potabile e in molti casi questa giungeva agli abitanti attraverso condotti a cielo aperto. Negli anni precedenti all’inchiesta la situazione era sicuramente peggiore.
La situazione italiana rappresenta solo un esempio per capire come si viveva in tutta Europa. Non solo l’acqua di superficie era inquinata ma anche quella di falda era soggetta a infiltrazioni, i condotti non venivano costruiti con materiali impermeabili, si crepavano e venivano contaminati da rifiuti di ogni genere.
Molte grandi città possedevano una rete fognaria a canalizzazione mista, cioè destinata alla raccolta sia di acque bianche che di acque nere.
Legato al problema dell’acqua c’era quello dello smaltimento dei rifiuti. Alcune grandi città davano in appalto il servizio di nettezza urbana ma nei paesi e nelle periferie si agglomerava tutto per strada.
Le città si presentavano invase da rifiuti di ogni genere: dagli scarti di lavorazioni della concia delle pelli a quelli della macellazione, da quelli dei mercati giornalieri al letame degli animali.
Le case dei poveri erano sovraffollate, prive di latrine e lavatoi e al loro interno venivano allevati anche gli animali. Vi era, inoltre, la consuetudine di seppellire i morti nelle chiese e nei conventi che erano abitualmente frequentati dai fedeli…..
QUESTO ERA IL CONTESTO IN CUI SI SONO SVILUPPATE LE EPIDEMIE COME COLERA, POLIOMIELITE, VAIOLO, ETC… CON IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI IGIENICO SANITARIE ECONOMICHE E ALIMENTARI LA MORTALITÀ E LE EPIDEMIE SONO ANDATE VIA VIA SCOMPARENDO. INDISTINTAMENTE TRA NAZIONI VACCINATE E NON VACCINATE E TRA MALATTIE VACCINABILI E NON VACCINABILI.
QUINDI DA COME SI PUO’ VEDERE NON SONO STATI I VACCINI AD EVITARE LE MORTI, MA IN COMPENSO I VACCINI HANNO CAUSATO UN EPIDEMIA DI MALATTIE AUTOIMMUNI
In Italia le malattie autoimmuni sono in costante crescita
AUTISMO (600.000 MILA)
https://www.oltrelabirinto.it/news.aspx?idC=1038
DIABETE DI TIPO 1 (300.000 MILA)
https://www.aboutpharma.com/blog/2015/05/20/diabete-di-tipo-1-in-300-mila-in-italia-convivono-con-paura-e-disagi/
ALZHEIMER (1.200.000)
https://www.askanews.it/cronaca/2020/01/25/alzheimer-in-italia-1-2-mln-di-malati-120mila-in-lombardia-pn_20200125_00003/
SCLEROSI MULTIPLA (120.000)https://www.fondazioneserono.org/sclerosi-multipla/ultime-notizie-sclerosi-multipla/sclerosi-multipla-122-mila-italiani-colpiti-allarme-lassenza-uniformita-cure/
SLA (3.500)
https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/sla_i_numeri_di_una_malattia_che_colpisce_200_mila_persone_nel_mondo
ARTRITE REUMATOIDE (400.000)
https://www.humanitas.it/news/24226-artrite-reumatoide-prof-selmi-fermare-linfiammazione-oggi-si-puo#:~:text=L’artrite%20reumatoide%20%C3%A8%20una,un%20malato%20ogni%20250%20abitanti.
CANCRO (3.500.000)
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=3897#:~:text=Quasi%203%20milioni%20e%20mezzo,maggiore%20adesione%20ai%20programmi%20di
CELIACHIA (20.000)
https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=70541
E ALTRI VARIE MALATTIE AUTOIMMUNI
BIBLIOGRAFIA
https://journals.plos.org/plosbiology/article?id=10.1371/journal.pbio.1002198
https://www.epicentro.iss.it/vaccini/ImpattoProgrammiVaccinaliItalia
Sembra un diabolico copione. . .