Durante l’edizione delle previsioni meteo andata in onda su La7, il meteorologo Paolo Sottocorona ha espresso critiche severe contro quella che definisce una narrazione allarmistica del caldo estivo da parte di molti media.
Nel suo intervento, ha puntato il dito contro l’informazione sensazionalistica, in particolare per l’uso del concetto di “temperatura percepita”, da lui definito fuorviante e privo di fondamento scientifico:
“La temperatura percepita andrebbe perseguita per legge perché non esiste, è un falso ed è procurato allarme. Scusate ma lo devo dire.”
Sottocorona ha accusato testate giornalistiche e portali meteo di diffondere dati esagerati, contribuendo così a creare un clima di paura non giustificato dalle reali condizioni atmosferiche. Secondo il meteorologo, il concetto di “temperatura percepita” viene spesso utilizzato per fare spettacolo, pur non rappresentando una misurazione scientificamente attendibile.
Ha inoltre smentito le notizie di temperature estreme sul territorio nazionale:
“I 40 gradi in Italia non ci sono,”
ha dichiarato, ridimensionando così l’allarme per presunti picchi di caldo eccezionale.
A suo avviso, anche la narrazione del “grande caldo sull’Europa” è fuorviante, poiché l’attuale ondata interessa solo alcune aree circoscritte, mentre il Nord del continente, ad esempio, registra temperature massime tra i 18 e i 20 gradi.
Intervenuto successivamente ai microfoni di Radio Radio, Sottocorona ha ribadito la necessità di maggiore rigore nella comunicazione durante le ondate di calore, criticando nuovamente l’uso improprio della “temperatura percepita”:
“Dire che ci sono 35 gradi, ma che la temperatura percepita è 40, per me è terrorismo. Se lo dici a un esame di fisica ti buttano fuori a calci, perché non esiste.”
Il suo intento non è quello di minimizzare il disagio provocato dal caldo, ma di richiamare l’attenzione su una comunicazione più corretta e meno allarmista. La temperatura percepita può variare in base a fattori soggettivi come umidità, vento e condizioni fisiche individuali, ma non rappresenta un dato oggettivo e misurabile.
Con oltre cinquant’anni di esperienza nel settore, Sottocorona continua a distinguersi per uno stile sobrio e rigoroso, ribadendo l’importanza di un’informazione basata su dati scientifici e affidabili, senza inutili allarmismi.