In un momento di crescente tensione tra Israele e Iran, un senatore democratico ha presentato una proposta di legge volta a limitare il potere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ordinare azioni militari contro l’Iran senza il consenso del Congresso.
Il senatore Tim Kaine, della Virginia, ha avanzato la misura lunedì, sottolineando la necessità che qualsiasi intervento militare diretto contro l’Iran debba essere preceduto da una formale autorizzazione del Congresso. La proposta arriva mentre i bombardamenti israeliani sulla capitale iraniana Teheran si intensificano e gruppi filo-israeliani negli Stati Uniti aumentano la pressione affinché l’amministrazione Trump faccia entrare gli USA direttamente nel conflitto militare contro l’Iran.
“È fondamentale che il presidente non possa decidere unilateralmente di trascinare gli Stati Uniti in un conflitto armato senza l’approvazione dei rappresentanti del popolo,” ha dichiarato Kaine. “La Costituzione attribuisce al Congresso il potere di dichiarare guerra, e questo principio deve essere rispettato, soprattutto in situazioni così delicate.”
La mossa del senatore Kaine riflette le preoccupazioni diffuse in seno al Congresso circa il rischio di un’escalation militare più ampia nel Medio Oriente, che potrebbe coinvolgere direttamente gli Stati Uniti. L’attuale conflitto ha già provocato centinaia di vittime tra Iran e Israele, e Washington sta monitorando con attenzione gli sviluppi, con l’invio di una seconda portaerei nel Mar Mediterraneo orientale.
Il disegno di legge rappresenta un tentativo di rafforzare il ruolo del Congresso nel processo decisionale relativo all’uso della forza militare, limitando la capacità del presidente di intraprendere azioni belliche senza un ampio consenso politico.
Gli analisti osservano che, qualora la proposta venisse approvata, potrebbe rappresentare un precedente significativo nel bilanciamento dei poteri tra il ramo esecutivo e quello legislativo in materia di politica estera e sicurezza nazionale.
