Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ce l’ha fatta, ha annunciato recentemente un accordo che potrebbe avere gravi implicazioni nel contesto del conflitto russo-ucraino. L’accordo, firmato con la Polonia, introduce la possibilità di abbattere missili e droni russi nello spazio aereo ucraino, rappresentando così un ingresso di un paese NATO nel conflitto.
La decisione della Polonia di intervenire militarmente, nonostante sia membro della NATO, rischia di provocare una risposta ancora più aggressiva da parte della Russia, innescando una pericolosa reazione a catena con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Questo atto potrebbe trasformare una situazione già tesa in uno scenario di conflitto mondiale.
La NATO (North Atlantic Treaty Organization) è un’organizzazione di difesa collettiva fondata sull’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico. Questo articolo stabilisce che un attacco armato contro uno o più membri della NATO è considerato un attacco contro tutti i membri, che quindi si impegnano a rispondere collettivamente. Questo principio di difesa reciproca implica che le azioni militari di un membro possono avere implicazioni significative su tutti gli Stati membri.
Nonostante la giustificazione di proteggere l’integrità territoriale ucraina, le conseguenze di tale azione sono potenzialmente disastrose. Da questo momento in avanti, la guerra in Ucraina non riguarda più solo l’Ucraina ma coinvolge l’intera NATO e si prospetta come un conflitto di portata mondiale.
Ogni azione intrapresa dai paesi membri della NATO in situazioni di conflitto dovrebbe essere ponderata con grande attenzione, con l’obiettivo costante di preservare la pace e la stabilità internazionale. Purtroppo, questo principio non è stato rispettato e si è superato il punto di non ritorno. Ora non è più una questione di “se” ma di “quando“. È fondamentale monitorare attentamente la situazione.
vedo poca tendenza a difendere e molta voglia di attaccare……………….