Convogli di trattori si stanno avvicinando a Parigi, Lione e altre città in Francia, mentre migliaia di agricoltori protestano ignorando gli avvertimenti della polizia di non oltrepassare le “linee rosse” stabilite dal governo. I sindacati agricoli, insoddisfatti delle concessioni proposte dal presidente Emmanuel Macron, hanno incoraggiato i loro membri a continuare la lotta per ottenere miglioramenti salariali, riduzione della burocrazia e protezione dalla concorrenza straniera.
Il capo dell’associazione degli agricoltori nel dipartimento Lot-et-Garonne, Serge Bousquet-Cassagne, ha elogiato i manifestanti diretti al mercato all’ingrosso di Rungis, fondamentale piattaforma di distribuzione alimentare per Parigi, dicendo:
“Stiamo combattendo questa battaglia perché se non combattiamo, moriremo”.
Nonostante gli avvertimenti del governo di evitare Rungis e le grandi città, un convoglio di trattori proveniente dal sud-ovest ha ripreso la marcia verso Rungis, dopo aver trascorso la notte in varie fattorie lungo il percorso.
La polizia, dotata di veicoli corazzati, è stata dispiegata lungo l’autostrada A6 che porta al mercato alimentare in previsione del loro arrivo.
Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin, pur avendo ordinato alla polizia di procedere con cautela, ha dichiarato che la polizia è pronta a difendere luoghi strategici. Ha sottolineato che i manifestanti non possono attaccare la polizia, non possono entrare a Rungis o nei centri di Parigi e negli aeroporti parigini. Tuttavia, ha avvertito che, se dovessero farlo la polizia sarà pronta a intervenire.
Il governo ha cercato di offrire concessioni, con il primo ministro Gabriel Attal dichiarando al parlamento che è pronto a risolvere la crisi e lodando il settore agricolo come “la nostra forza e il nostro orgoglio”. Tuttavia, i contadini sostengono che le promesse, inclusi gli aumenti dei pagamenti nell’ambito della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, non siano sufficienti. Alcuni agricoltori ritengono che molte di queste misure richiederanno tre o quattro anni per essere attuate e mostrano scetticismo.
Darmanin ha riferito che mercoledì c’erano 10.000 agricoltori in protesta sulle autostrade francesi, che hanno bloccando 100 punti sulle strade principali. Oltre a marciare su Parigi, i convogli cercano di circondare anche Lione, la terza città più grande della Francia. A Tolosa, nel sud-ovest, agricoltori in protesta hanno cercato di bloccare il mercato alimentare all’ingrosso locale, ma sono stati allontanati dalla polizia. Le proteste degli agricoltori si stanno estendendo in Europa, con agricoltori spagnoli che annunciano il loro sostegno alle proteste dei colleghi in Francia, Germania, Polonia, Romania, Belgio e Italia.
gli agricoltori francesi hanno dei sindacati valenti, quelli italiani invece
confidano in Amedeus, stipendiato dal popolo fregato.
nel mio sogno
gli “agenti” comprendono
CHE SENZA AGRICOLTORI
NUN SE MAGNA
ma è un sogno
…non pensate eh….troppo sforzo