Le recenti dichiarazioni rilasciate al quotidiano “La Verità” dal medico necroscopo dell’Ulss 2, Valerio Petterle, hanno scatenato una tempesta di polemiche e gli sono costate la sospensione punitiva di due mesi. È incredibile come la sua richiesta di fare autopsie per indagare sulle cause delle morti improvvise di persone sane sia stata accolta con una punizione invece di essere considerata un passo fondamentale per la sicurezza pubblica.
Quali sono le dichiarazioni “incriminate”?
«Le morti improvvise sono in aumento e la metà dei decessi è per Sads, la sindrome della morte improvvisa dell’adulto» ha spiegato Petterle a La Verità «tra i defunti di mezza età uno su due era sano e in tutti noto danni alla ghiandola pineale, come se il loro sistema immunitario fosse deteriorato. Ai cadaveri si fanno ancora tamponi: se positivi sono allontanati dai parenti».
La sospensione di due mesi inflitta al coraggioso dottor Valerio Petterle dell’Ulss 2 è un chiaro esempio di come la verità venga punita da questo sistema. Le sue parole “audaci” sulle morti improvvise e la necessità di approfondire con autopsie le cause di decessi inspiegabili hanno scatenato una reazione spietata da parte delle autorità sanitarie.
È assurdo che un medico che cerca di capire perché persone sane muoiano improvvisamente venga punito invece di essere applaudito e supportato. Il dottor Petterle meritava sostegno e protezione per il suo impegno a garantire la verità e la sicurezza dei cittadini.
È evidente che qualcuno teme le verità scomode che potrebbero emergere dalle sue autopsie, e questo è un atteggiamento inaccettabile. La priorità dovrebbe essere la ricerca della verità e la prevenzione, non la repressione di coloro che osano sollevare questioni cruciali per la salute pubblica.
Onore a questo medico, coraggioso e solo, attorniato da un’orda mafiosa, lurida, infame, mendace e omertosa, di laidi assassini. Si sono tutti venduti per pochi talenti, sporchi, come le loro coscienze infernali.
La sospensione di due mesi inflitta al dottor Valerio Petterle grida vendetta, tremenda vendetta. A questo punto solamente una sollevazione popolare potrà impedire a medici e politici corrotti e criminali di continuare nei loro osceni propositi. Nel frattempo i giudici cosa fanno? Stanno alla finestra e assistono compiaciuti e sornioni oppure incazzati e impotenti alla disgregazione di questa società ormai in fin di vita?