L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha deciso di imporre requisiti di inclusione per i film candidati agli Oscar come miglior film a partire dal 2024.
I requisiti riguardano la rappresentazione dei personaggi, la produzione, gli stage, le nuove assunzioni e il marketing. Ogni film dovrà soddisfare almeno due dei criteri stabiliti per poter essere candidato.
Ad esempio, per soddisfare lo Standard relativo alla rappresentazione di storie e personaggi, un film deve rispettare uno dei seguenti criteri:
- Uno degli attori principali o significativi non protagonisti deve appartenere a un gruppo etnico o razziale sottorappresentato.
- Il 30% di tutti gli attori in ruoli secondari e minori deve provenire da almeno due dei seguenti gruppi sottorappresentati: donne, gruppi etnici o razziali, LGBTQ+, persone con disabilità cognitive o fisiche, persone non udenti o ipoudenti.
- La trama principale, il tema o la narrazione del film devono essere incentrati su un gruppo sottorappresentato.
Questa nuova politica, se applicata retroattivamente, solleva domande sulle opere cinematografiche del passato. Ad esempio, un capolavoro come “Il Padrino” potrebbe essere stato escluso dalla corsa agli Oscar se i criteri di inclusione fossero stati applicati al momento della sua uscita.
L’oscar? quel “premio” che fu assegnato a dario fo? (minuscole volute!) accostandolo a giganti del calibro di Grazia Deledda, Luigi Pirandello… ecc. quando lo seppi pensai ad una burla… no era vero… al massimo gli avrei assegnato l’oscardabagno… da allora oscar o non oscar non conta un … nulla
non andiamo piu’ al cinema, boicottiamo la TV e leggiamo libri prima che li brucino sulla pubblica piazza.
E risolviamo i problemi.