Gli interferenti endocrini, noti anche come xenoestrogeni, sono sostanze chimiche naturali o sintetiche che possono interferire con il sistema endocrino umano. Il sistema endocrino è responsabile della regolazione e del controllo degli ormoni nel corpo umano, che a loro volta influenzano molte funzioni vitali, come lo sviluppo, la crescita, il metabolismo, la riproduzione e la funzione del sistema immunitario.
Gli interferenti endocrini possono interferire con il normale funzionamento del sistema endocrino imitando, bloccando o alterando l’azione degli ormoni naturali. Possono influire sui recettori degli ormoni, sulle vie metaboliche o sulla produzione e il trasporto degli ormoni stessi. Questa interferenza può portare a una serie di effetti dannosi sulla salute, inclusi disturbi dello sviluppo e della riproduzione, disfunzioni ormonali, malattie cardiovascolari, obesità, disturbi del sistema immunitario e persino alcune forme di cancro.
Gli interferenti endocrini possono essere presenti in molti prodotti di uso comune, compresi alimenti, bevande, prodotti per la cura personale, pesticidi, plastica, detergenti, vernici e molti altri. Sono anche presenti nell’ambiente, come inquinanti chimici presenti nell’acqua, nell’aria e nel suolo.
Alcuni esempi di interferenti endocrini sono il bisfenolo A (BPA), che si trova nelle bottiglie di plastica e negli alimenti in scatola, i ftalati utilizzati nella produzione di plastiche flessibili, i pesticidi organofosforici, come il clorpirifos, e i composti perfluoroalchilici (PFAS) utilizzati in rivestimenti antiaderenti.
La preoccupazione per gli interferenti endocrini deriva dal fatto che possono avere effetti nocivi anche a basse concentrazioni, soprattutto durante fasi sensibili dello sviluppo fetale e infantile. Molti paesi stanno adottando misure per regolamentare l’uso di interferenti endocrini e ridurne l’esposizione umana, al fine di proteggere la salute pubblica.
Pesticidi
I pesticidi sono generalmente progettati in modo tale da poter essere altamente sensibili nei confronti dei sistemi riproduttivi e neurali degli organismi. Ma la somiglianza di questi processi con il normale sistema fisiologico umano indica che queste sostanze chimiche possono anche influenzare il normale corpo umano. I pesticidi comunemente utilizzati includono DDT e clorpirifos.
DDT
Il DDT ha una lunga storia come interferente endocrino. Il composto una volta veniva usato in modo casuale come pesticida nei settori agricoli, nella produzione di colture e bestiame, in casa, giardini, luoghi pubblici e istituzioni, ma a causa della sua natura pericolosa è stato vietato alcuni anni fa. Tuttavia, il composto è ancora in uso in alcuni paesi. Il DDT può interferire con i sistemi tiroidei, estrogeni, androgeni, renina-angiotensina, insulina e neuroendocrini che possono influenzare direttamente i sistemi riproduttivo, cardiovascolare e metabolico del corpo umano. Questi lo hanno ovviamente reso uno dei candidati più potenziali di interferenti endocrini.
Pesticidi organofosforati
I pesticidi organofosforati sono gli insetticidi più comunemente usati e il cloropirifos è un esempio unico di questa classe di insetticidi. L’insetticida è utilizzato sia nel settore domestico che in quello agricolo per controllare parassiti come scarafaggi, mosche, termiti, formiche del fuoco, zanzare. Tuttavia, è confermato dagli studi che il composto è altamente tossico poiché ha un enorme effetto sul sistema nervoso.
EDC (Interferenti endocrini)
L’EDC (Endocrine Disrupting Chemicals) è presente nei prodotti che usiamo nella nostra vita quotidiana, a partire dai prodotti che includono prodotti per bambini, elettronica, prodotti per la cura personale, tessuti/abbigliamento fino ai materiali di contatto per l’edilizia. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, non siamo a conoscenza di questi fatti poiché non è sempre incluso nel loro elenco di composti chimici. Questo è motivo di preoccupazione poiché esiste un’enorme possibilità che queste sostanze chimiche vengano rilasciate nell’ambiente e entrino in contatto con noi. Anche nei prodotti per bambini, dove si trovano principalmente gli EDC, si vede sempre che i bambini potrebbero prendere quei prodotti e metterseli in bocca. Oltre a questi, gli EDC si trovano frequentemente nei prodotti per la cura della persona a partire dai dentifrici, creme, i saponi, in cui vengono utilizzati agenti antimicrobici.
Piombo
Il piombo è un composto naturale e viene regolarmente utilizzato nell’estrazione mineraria, nella fusione, nella raffinazione, nella benzina al piombo (benzina), nelle batterie al piombo, nelle vernici, nella gioielleria, nei prodotti per bambini e in molti altri prodotti. I bambini sono i potenziali candidati all’avvelenamento da piombo, poiché la quantità che ingeriscono per unità di peso corporeo è ovviamente maggiore, possono ingerirne quantità elevate e inoltre non hanno una barriera emato-encefalica completamente sviluppata. Questo dovrebbe essere considerato seriamente poiché gli effetti neurologici sono sempre più elevati nei bambini rispetto agli adulti.
Ritardanti di fiamma bromurati (BFR)
I ritardanti di fiamma bromurati (BFR) sono ora ampiamente utilizzati in diversi prodotti che usiamo regolarmente nella nostra vita quotidiana. Questi prodotti possono variare da computer, elettronica e apparecchiature elettroniche, tessuti, mobili in schiuma, schiume isolanti e altri materiali da costruzione. Il prodotto viene selezionato come potenziale fonte di interferenti endocrini, poiché il composto non è legato ai prodotti e, di conseguenza, questi vengono facilmente rilasciati nell’ambiente. Tuttavia, sebbene il composto sia stato proibito in molti paesi, è ancora considerato una fonte vulnerabile, poiché l’elevata emivita del composto lo fa persistere nell’ambiente per un periodo di tempo più lungo.
Bisfenolo A
Il bisfenolo A un tempo era usato frequentemente in contenitori a base di plastica e anche nel rivestimento a base epossidica di alimenti in scatola. Tuttavia, a causa degli effetti pericolosi sull’essere umano, il composto non viene più utilizzato nei biberon. Il composto si trova ancora in uso in molti contenitori, in particolare nel rivestimento di alimenti in scatola a base epossidica che vengono utilizzati per zuppe, verdure, ecc.
Il rivestimento viene utilizzato per proteggere dagli agenti patogeni. Ma dal momento che è a diretto contatto con il cibo, possono trovare la loro strada nel cibo e infine nell’essere umano.
Ftalati
Gli ftalati sono una classe di composti chimici utilizzati principalmente come plastificanti, cioè sostanze che vengono aggiunte ai materiali plastici per renderli morbidi, flessibili e più facili da lavorare. Sono ampiamente utilizzati in una varietà di prodotti di consumo e industriali.
Gli ftalati vengono spesso impiegati nella produzione di plastica flessibile, come il PVC (cloruro di polivinile), per rendere i prodotti plastici più adattabili alle esigenze specifiche. Vengono utilizzati in una vasta gamma di prodotti, tra cui giocattoli, imballaggi alimentari, rivestimenti per pavimenti, materiali medici, prodotti per la cura personale (come lo smalto per unghie e i profumi), vernici, adesivi, prodotti per la pulizia e molto altro.
Uno dei principali motivi per cui gli ftalati sono oggetto di preoccupazione è la loro capacità di migrare dai prodotti in cui vengono utilizzati nell’ambiente circostante o nel corpo umano. Ciò può avvenire tramite contatto diretto, inalazione o ingestione. Gli ftalati sono stati rilevati in campioni di aria, acqua, cibo e nel corpo umano attraverso test biologici.
Ci sono preoccupazioni sulla sicurezza degli ftalati perché alcuni di essi sono stati identificati come interferenti endocrini, in grado di influenzare il sistema endocrino umano interferendo con l’equilibrio ormonale naturale. In particolare, gli ftalati possono agire come estrogeni sintetici o interferire con l’attività degli ormoni sessuali maschili come il testosterone. Ciò può portare a una serie di effetti sulla salute, tra cui disturbi riproduttivi, danni allo sviluppo sessuale, disfunzioni ormonali e altri problemi correlati.
Alcuni degli ftalati più comunemente utilizzati includono il dibutilftalato (DBP), il dietilftalato (DEP), il diisobutilftalato (DIBP) e il bis(2-etilesilesil)ftalato (DEHP). Tuttavia, a causa delle preoccupazioni per la loro sicurezza, alcuni ftalati sono stati vietati o regolamentati in determinati paesi e in determinati settori, come ad esempio nei giocattoli destinati all’uso dei bambini.
La tabella 1 elenca alcuni EDC comuni e il loro utilizzo.
“Anti-androgenico”
“Anti-androgenico” si riferisce a qualcosa che agisce contro gli androgeni. Gli androgeni sono un gruppo di ormoni sessuali maschili, il più noto dei quali è il testosterone. Gli anti-androgeni sono farmaci o sostanze che inibiscono o bloccano l’azione degli androgeni nel corpo. Sono utilizzati per vari scopi, tra cui i trattamenti transgender come parte della terapia ormonale di riassegnazione di genere.
Nei casi in cui una persona transgender desidera transizione da maschio a femmina (MTF), gli anti-androgeni vengono spesso prescritti insieme agli estrogeni. Gli anti-androgeni aiutano a sopprimere o ridurre gli effetti degli ormoni sessuali maschili, come il testosterone, nel corpo. Ciò può portare a una riduzione della peluria corporea, del desiderio sessuale e dei caratteri sessuali maschili, e favorire la comparsa di caratteristiche sessuali femminili, come lo sviluppo del tessuto mammario.
“Anti-estrogenico”
“Anti-estrogenico” si riferisce a qualcosa che agisce contro gli estrogeni. Gli estrogeni sono un gruppo di ormoni sessuali femminili che svolgono un ruolo importante nel ciclo mestruale, nella gravidanza e nella regolazione di diverse funzioni del corpo femminile. Gli anti-estrogeni sono farmaci o sostanze che inibiscono o bloccano l’azione degli estrogeni. Vengono utilizzati in diverse situazioni cliniche, come nel trattamento del cancro al seno, in alcune forme di infertilità o come terapia ormonale nelle persone transgender.
Effetti degli interferenti endocrini sull’organismo umano
Gli interferenti endocrini possono avere diversi effetti sul corpo umano. Poiché imitano o interferiscono con gli ormoni naturali del corpo, possono influenzare il funzionamento del sistema endocrino, che regola molte funzioni vitali. Alcuni degli effetti che gli interferenti endocrini possono causare negli esseri umani includono:
- Disfunzioni ormonali: Gli interferenti endocrini possono alterare la produzione, il rilascio e l’equilibrio degli ormoni nel corpo, compromettendo il normale funzionamento del sistema endocrino. Ciò può portare a disturbi ormonali come la disfunzione tiroidea, l’alterazione dei livelli di estrogeni, progesterone, testosterone e altri ormoni cruciali.
- Problemi riproduttivi: Gli interferenti endocrini possono influenzare la fertilità maschile e femminile. Possono causare disfunzioni ovariche, ridurre la qualità dello sperma, causare disturbi del ciclo mestruale, diminuire la produzione di spermatozoi e aumentare il rischio di aborto spontaneo.
- Sviluppo anormale: L’esposizione agli interferenti endocrini durante lo sviluppo fetale e infantile può interferire con il normale sviluppo degli organi riproduttivi, del sistema nervoso e del sistema immunitario. Ciò può portare a malformazioni congenite, ritardi nello sviluppo, problemi comportamentali e compromissione del sistema immunitario.
- Malattie metaboliche: Alcuni interferenti endocrini sono associati a un aumentato rischio di malattie metaboliche, come l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Questi composti possono influenzare il metabolismo, la regolazione dell’appetito e l’accumulo di grasso nel corpo.
- Cancro: Gli interferenti endocrini sono stati collegati a un aumentato rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro, tra cui il cancro al seno, al testicolo, alla prostata e alla tiroide. Possono promuovere la crescita delle cellule tumorali o interferire con i meccanismi di controllo del cancro nel corpo.
È importante sottolineare che gli effetti degli interferenti endocrini possono variare in base alla dose, alla durata dell’esposizione e alla sensibilità individuale. Tuttavia, la crescente evidenza scientifica indica che l’esposizione a interferenti endocrini rappresenta una preoccupazione per la salute umana e sottolinea l’importanza di ridurre l’esposizione a queste sostanze chimiche nocive.
Disfunzione di genere e perturbatori endocrini
La disfunzione di genere si riferisce a una condizione in cui l’identità di genere di una persona non corrisponde al sesso assegnato alla nascita. Ad esempio, una persona assegnata come maschio alla nascita potrebbe identificarsi come femmina o come un’altra identità di genere. La disfunzione di genere è un concetto complesso e può variare da individuo a individuo.
Alcuni studi scientifici hanno suggerito che l’esposizione ai perturbatori endocrini potrebbe essere collegata alla disfunzione di genere. Ad esempio, alcuni perturbatori endocrini potrebbero influire sullo sviluppo sessuale nel periodo prenatale, causando una disconnessione tra il sesso biologico e l’identità di genere.
Il dietilstilbestrolo (DES)
Il dietilstilbestrolo (DES) è un ormone sintetico derivato dagli estrogeni, che è stato utilizzato nel passato come farmaco per il trattamento di vari disturbi legati all’equilibrio ormonale nelle donne. È stato introdotto nel mercato farmaceutico negli anni ’40 e ’50 ed è stato ampiamente prescritto alle donne incinte per prevenire aborti spontanei e complicazioni durante la gravidanza.
Tuttavia, negli anni successivi si sono verificate preoccupazioni riguardo agli effetti a lungo termine del DES sulle persone esposte ad esso, in particolare sulle donne che hanno assunto il farmaco durante la gravidanza. Sono emerse prove che l’esposizione prenatale al DES potesse aumentare il rischio di sviluppare anomalie anatomiche e funzionali negli organi riproduttivi delle figlie nate da queste gravidanze. Queste anomalie includono malformazioni dell’utero, difetti del tratto riproduttivo, aumentato rischio di sviluppare il cancro alla cervice uterina o al seno e disforia di genere.
Le “figlie del DES”, le donne che sono state esposte al Dietilstilbestrolo (DES) durante la loro vita intrauterina, poiché le loro madri hanno assunto il DES durante la gravidanza hanno un rischio aumentato di sviluppare determinate condizioni mediche. Alcuni degli effetti più comuni osservati nelle figlie del DES includono un aumento del rischio di cancro, come il cancro della cervice uterina, nonché anomalie strutturali dell’utero, come il “collo a becco di cicogna” e l’iperplasia dell’endometrio.
Le ricerche hanno indicato che l’esposizione al DES può influenzare anche i nipoti. Le “nipoti del DES” i figli delle figlie del DES, cioè la terza generazione dopo l’esposizione al DES . Alcuni studi hanno suggerito che i nipoti del DES possono avere un rischio aumentato di nascita prematura, complicanze neonatali e malformazioni congenite.
A seguito di queste scoperte, il DES è stato gradualmente ritirato dal mercato e non viene più utilizzato come farmaco nel trattamento di disturbi legati all’equilibrio ormonale. Tuttavia, l’impatto dell’esposizione prenatale al DES continua ad essere studiato e monitorato da parte degli esperti medici, al fine di comprendere appieno gli effetti a lungo termine di questo farmaco sulle persone coinvolte.
Gli effetti potenziali del DES prenatale sullo sviluppo dell’identità di genere nelle femmine e nei maschi umani sono stati menzionati in alcuni rapporti pubblicati da altri studi (Yalom, Green e Fisk, 1973; Kester, Green, Finch e Williams, 1980; Hines, 1982).
Alterazione del testosterone
Se gli interferenti endocrini alterano i livelli di testosterone nel corpo, possono verificarsi diversi effetti negativi sulla salute. Il testosterone è l’ormone sessuale maschile principale e svolge un ruolo chiave nella regolazione del sistema riproduttivo e in molte altre funzioni nel corpo maschile. Ecco alcuni possibili effetti dell’alterazione del testosterone:
- Riduzione della libido: Bassi livelli di testosterone possono portare a una diminuzione del desiderio sessuale e della libido negli uomini.
- Disfunzione erettile: Il testosterone svolge un ruolo cruciale nella regolazione dell’erezione. La sua carenza può contribuire alla comparsa della disfunzione erettile o peggiorarne i sintomi.
- Riduzione della massa muscolare e della forza: Il testosterone favorisce la sintesi proteica muscolare e la crescita muscolare. Quando i livelli di testosterone sono bassi, può verificarsi una riduzione della massa muscolare e della forza fisica.
- Cambiamenti nell’umore: L’alterazione dei livelli di testosterone può influenzare l’equilibrio degli ormoni e avere un impatto sull’umore. Bassi livelli di testosterone sono stati associati a irritabilità, depressione e basso stato d’animo.
- Riduzione della densità ossea: Il testosterone contribuisce alla salute delle ossa negli uomini. La sua carenza può aumentare il rischio di osteoporosi e di fragilità ossea.
- Aumento del grasso corporeo: Il testosterone aiuta a regolare il metabolismo e la distribuzione del grasso nel corpo. Bassi livelli di testosterone possono essere associati a un aumento del grasso corporeo, in particolare nell’area addominale.
- Riduzione della produzione di sperma: Il testosterone è coinvolto nella produzione di sperma. Una sua carenza può influire sulla qualità e sulla quantità degli spermatozoi prodotti.
È importante sottolineare che gli effetti dell’alterazione del testosterone possono variare in base all’entità del cambiamento ormonale, alla durata dell’esposizione e alle caratteristiche individuali. Tuttavia, qualsiasi alterazione significativa del testosterone può avere conseguenze rilevanti sulla salute sessuale, riproduttiva e generale degli uomini.
Femminilizzazione da riduzione di testosterone
Una riduzione significativa di testosterone negli uomini può portare a una serie di sintomi che possono essere associati a una femminilizzazione. Questi sintomi possono includere:
- Ginecomastia: Una carenza di testosterone può causare l’aumento delle dimensioni delle ghiandole mammarie negli uomini, portando alla formazione di tessuto mammario in modo simile a quello delle donne.
- Riduzione della pelosità corporea: Il testosterone influisce sulla distribuzione dei peli corporei negli uomini. Una carenza di testosterone può portare a una diminuzione della crescita dei peli sul corpo e sul viso, rendendo la peluria meno densa.
- Riduzione delle caratteristiche mascoline: Un basso livello di testosterone può portare a una diminuzione delle caratteristiche mascoline, come la riduzione della massa muscolare, la perdita di tono muscolare e una diminuzione della forza fisica complessiva.
- Cambiamenti nella voce: Il testosterone contribuisce alla maturazione delle corde vocali negli uomini. Una carenza di testosterone può causare una voce più acuta e meno profonda, simile a quella delle donne.
- Riduzione della libido: Il testosterone svolge un ruolo chiave nel desiderio sessuale maschile. Una sua carenza può portare a una diminuzione della libido e dell’interesse per l’attività sessuale.
È importante notare che la femminilizzazione causata da una carenza di testosterone negli uomini è un fenomeno complesso e può variare da individuo a individuo. La gravità dei sintomi dipenderà dalla gravità e dalla durata della carenza di testosterone.