Lo studio riguarda gli effetti degli inneschi di tumori metastatici da parte di nanomateriali a base di grafene, in particolare del Ossido di Grafene (GO), che è stato studiato per le sue applicazioni biomediche, inclusa la terapia del cancro.
Gli autori hanno scoperto che l’esposizione a basse dosi di Ossido di Grafene induce significativi cambiamenti morfologici e strutturali della membrana cellulare all’interno delle cellule tumorali, suggerendo una transizione epitelio-mesenchimale (EMT), che aumenta l’invasione/migrazione e le alterazioni di indicatori rappresentativi di EMT nelle cellule trattate con Ossido di Grafene. Questi cambiamenti portano all’incremento della metastasi polmonare delle cellule cancerogene in vari modelli di metastasi. Inoltre, gli autori hanno scoperto che Ossido di Grafene aumenta i livelli di proteina del recettore del TGF-β, portando a una via di segnalazione TGF-β-Smad2/3 costitutivamente attivata che guida l’EMT.
EMT è l’acronimo di “Epithelial-Mesenchymal Transition” (transizione epitelio-mesenchimale). Si tratta di un processo biologico in cui le cellule che normalmente formano tessuti epiteliali (che rivestono le superfici interne ed esterne del corpo) subiscono un cambiamento nel loro fenotipo e diventano simili alle cellule mesenchimali (che sono più mobili e invadenti). Questo processo è coinvolto nella progressione tumorale e nella formazione di metastasi. Durante l’EMT, le cellule acquistano proprietà che favoriscono l’invasione e la migrazione attraverso i tessuti, rendendole più aggressive e capaci di diffondersi in altre parti del corpo. Ciò può contribuire alla progressione del cancro e alla formazione di metastasi, che è uno dei principali problemi clinici nella gestione del cancro.
In sintesi, lo studio evidenzia gli effetti collaterali non intenzionali e dannosi dei nanofogli di Ossido di Grafene nell’aumentare la progressione dei tumori metastatici.
I risultati suggeriscono che l’esposizione a basse dosi di Ossido di Grafene può promuovere l’EMT e il cancro metastatico, pertanto, tali effetti devono essere considerati quando si sviluppano nanofarmaci basati sul Ossido di Grafene.
una domanda ora sorge spontanea, la pericolosità del grafene è stata scoperta dopo o prima della messa in circolo dei finti vaccini anti covid 19?
Solitamente l’inventore crea ma conosce anche gli aspetti pericolosi
della sua opera. Se non si arresta la corsa ai vaccini dopo tanti morti per effetti collaterali, qui la faccenda assume altra piega .