E’ accaduto il 7 marzo scorso in un’abitazione di Stanghella, piccolo Comune in provincia di Padova.
La vittima dell’ennesimo decesso per malore improvviso, è Enrico Cirino di 37 anni, stimato operaio alla ditta Sit di Stanghella, che lascia la moglie Chiara Zaghi e la figlia piccola. Secondo quanto ricostruito, il 37enne, che non soffriva di particolari patologie e prima del tragico malore non aveva mai avuto problemi di salute, si trovava nella sua abitazione, quando improvvisamente è stato colto da un malore.
Immediatamente è stato richiesto l’intervento del 118 e il personale medico intervenuto nella sua abitazione ha trovato l’uomo in condizioni disperate e dopo averlo stabilizzato, l’ha trasportato in ospedale in prognosi riservata. Purtroppo poche ore dopo il suo cuore ha smesso di battere, pare a causa di un’embolia polmonare. Inutili i tentativi dei medici di rianimarlo.
Enrico Cirino lascia la moglie Chiara Zaghi e la figlia piccola, oltre alla mamma Simonetta, papà Sandro e tutti coloro che negli anni hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Era l’unico figlio di Sandro e Simonetta e questo rende la tragedia ancora più difficile da superare.
questi malori improvvisi sono all’ordine del giorno , bisognerebbe provare che NON siano correlati alle iniezioni letali …. rafforzare un obbligo
vaccinale con questi esiti rischia di apparire volontà di depopolamento e le multe ai dissidenti abusi di autorità.
Basterebbe una vita persa per arrestare la Sanità e farsi qualche domanda
sulla valenza dei sieri sperimentali.