La regione Abruzzo sta procedendo all’istituzione di un Registro delle morti improvvise, dopo che la dirigente regionale di Azione, Roberta Gargano, aveva sollecitato l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, affinché si attivasse anche in Abruzzo il registro. Il registro avrà lo scopo di identificare in modo efficace l’eziologia di molti casi di morte improvvisa, con un importante beneficio preventivo per i familiari. Il registro dovrebbe includere non solo i dati dei pazienti deceduti per morte improvvisa, ma anche le informazioni cliniche dei familiari e di tutti i soggetti a rischio per valutare l’efficacia dello screening cardiologico.
Il consigliere Verini riferisce che dal dottor Pierluigi Cosenza, direttore della Agenzia Regionale Sanitaria abruzzese,
“sono arrivate rassicurazioni in merito all’attivazione che porterà al registro, con l’attribuzione già predisposta del coordinamento di questa fase iniziale al dottor Flavio Mucciconi, primario presso la nostra Asl aquilana”.
“L’esigenza prende spunto – aggiunge Verini, dirigente regionale di Azione – dal grande dolore che troppo spesso abbiamo provato nei nostri territori per morti improvvise di persone di giovane e giovanissima età che purtroppo devastano famiglie e comunità con impressionante cadenza”.
Tutto ciò, spiega Verini,
“è finalizzato a identificare in maniera efficace l’eziologia di molti casi di morte improvvisa, con importante beneficio preventivo per i familiari. Di contro, l’assenza di un simile registro nella nostra regione rappresenta una grave limitazione alle possibilità di prevenire casi di morte improvvisa. Auspichiamo un registro integrato gestito centralmente, ma collegato in maniera capillare con tutte le realtà clinico-assistenziali della regione”.
se di concerto non si istituisce un esonero dal consenso firmato ed un’analisi
attenta del soggetto prima della inoculazione, questo registro a mio avviso
lascia il tempo che trova. Perchè qui manca il dettaglio che la Corte Istituzionale ha legittimato l’obbligo vaccinale e tanti altri fattori che rendono
ambigua questa decisione di formare un registro delle morti per effetti avversi…quando mai la popolazione a livello mondiale era formata da
giovani ammalati ma non per praticare sport ?