Aveva 41 anni Luigi Melone, piccolo imprenditore all’Isola d’Elba, morto per un malore domenica scorsa. Gli amici avevano provato a chiamarlo al telefono, preoccupati dalla sua assenza. Un evento raro, ma avevano pensato che forse si era preso un giorno di relax.
“Gigione“, così soprannominato per la sua stazza, amava stare in compagnia. Lo aveva fatto anche la sera prima, quando si era fermato a cena fuori con gli amici, per poi rincasare alle 23. Da quel momento non si era fatto più sentire. Poi, la tragica scoperta.
Luigi Melone aveva rilevato un negozio di alimentari nel 2018 sull’Isola d’Elba. D’estate preso d’assalto dai turisti, d’inverno un servizio pubblico da garantire 6 giorni su 7. Domenica mattina la saracinesca è rimasta chiusa. I clienti hanno atteso fino alle 10.30, poi hanno chiamato la municipale, si legge su Il Messaggero. L’agente ha suonato il campanello della sua casa che è di fronte al negozio, ma nessuno ha risposto, quindi ha allertato i vigili del fuoco e il 118.
Un pompiere, per introdursi nella sua abitazione, ha rotto il vetro di una finestra e poi è andato ad aprire la porta ai colleghi che, entrando nella sua camera, lo hanno trovato ai piedi del letto, con il gatto addosso. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Infarto. Questo il referto dei sanitari. Il pm Ezia Mancusi ha firmato subito l’autorizzazione per la restituzione della salma alla famiglia. I parenti, avvertiti dalle autorità, sono subito partiti per l’isola d’Elba.