Abitavano ad Altavilla e Marano, tutti e due erano padri. Infarto nel sonno e in auto
Due destini distanti tra loro, ma che nella tragica fine si assomigliano. Nel pomeriggio di mercoledì scorso Diego Valente, di Marano Vicentino, e Enrico Celsan, di Altavilla Vicentina, hanno perso la vita per un malore improvviso.
Non solo questo, però, ciò che li unisce nella morte. Entrambi avevano 45 anni, erano ben conosciuti nella comunità paesana, erano padri di famiglia e amavano il calcio a 5. Diego aveva appena finito la pausa pranzo e si era concesso un po’ di riposo prima di tornare alla sua ditta «Vd» di manutenzione di macchine utensili. Da quel sonno non si è mai risvegliato. Lo ha trovato sua figlia più grande, che ha subito avvisato la madre e, quindi, i soccorsi. Per il 45enne, però, non c’è stato nulla da fare.
«Era una persona che conoscevo da molto tempo, lo incontravo in piazza o in paese, e lo salutavo sempre con piacere – dichiara il sindaco Marco Guzzonato – chiaramente ieri sono andato a manifestare la vicinanza alla famiglia, un abbraccio che arriva da tutta la comunità». Diego era molto conosciuto anche per il suo passato di capitano nella squadra di calcio a 5 del paese, la Silva Marano, con cui ha vinto il campionato 2014-2015 guadagnando la promozione in serie A1. «Era un uomo scherzoso, di compagnia e un grande lavoratore” commenta emozionato il suo vecchio mister Roberto Michielan.
La passione per il calcio
La stessa passione per il calcio a 5 ce l’aveva anche Enrico, che insieme ai suoi amici aveva fondato l’associazione di volontariato «I Rabaltà», che ogni anno organizzava un memorial all’amico scomparso Diego Carlotto con musica, spettacoli e un torneo di calcio. Anche lui è scomparso per un malore improvviso, che lo ha colpito dopo essere salito nella sua auto nel parcheggio di via Lago di Carezza ad Altavilla vicentina, pronto per andare a lavoro. Ad accorgersi del fatto dei passanti che hanno immediatamente dato l’allarme e hanno cercato di rianimarlo, purtroppo però ogni tentativo è stato vano e, all’arrivo del personale del Suem, non c’è stato altro da fare che constatarne il decesso.
“Sono davvero dispiaciuto per questa perdita – afferma il primo cittadino Carlo Dalla Pozza – era un giovane molto conosciuto in paese e suo padre è un mio caro conoscente. Pare che ultimamente lamentasse di sentirsi poco bene, iper affaticato, ma nonostante questo non è andato a farsi controllare da un medico”. Anche Enrico lascia nell’immenso dolore una figlia.
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