Domani alle 14 ora italiana si terrà la cerimonia di firma dei trattati sull’adesione alla Russia dei territori dell’Ucraina dove si è appena tenuto un referendum. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando che la cerimonia si terrà nella Sala Georgievsky. Peskov, citato dall’agenzia Interfax, ha anticipato che il presidente Vladimir Putin terrà un discorso. A margine, ha aggiunto, il presidente russo incontrerà i leader delle autoproclamate Repubbliche di Luhansk e Donetsk nonché delle regioni di Kherson e Zaporozhzhia.
I leader delle autorità filorusse si sono recati questa mattina a Mosca per chiedere l’adesione alla Russia. “Lo storico volo con i leader dei territori liberati è atterrato a Mosca. E’ storia, e a lieto fine”, aveva commentato il numero due dell’amministrazione militare e civile di Kherson, Kiril Stremusov, in un messaggio su Telegram corredato di fotografie.
“Le regioni di Kherson e Zaporizhzhia, così come le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk si sono riunite a Mosca per prendere una decisione storica. Molto presto ci convertiremo in nuovi sudditi della Federazione russa. Vi racconteremo questo a breve, ma già sarà un paese molto cambiato e una storia completamente differente”, aveva aggiunto.
E’ un passaggio fondamentale per il passaggio alla seconda fase del conflitto. Nessuno ha finora evidenziato il fatto che la Russia ha una costituzione che le impedisce, come dovrebbe fare la nostra, di entrare in guerra con paesi esterni se non apertamente provocata. Ecco spiegato semplicemente il motivo per cui finora si sono ostinati a definire l’intervento come Operazione speciale!
Con l’acquisizione dei territori separatisti, la prossima granata ucraina che arriva in Dombass è come se arrivasse nel territorio russo e questo è sufficiente per permettere a Putin di scatenare l’inferno. Prepariamoci…