“A 15 anni in estate alcuni giorni lavoravo in un bar mentre i miei amici andavano al mare. Poche ore, dalle 12 alle 16. Finito il turno mi regalavano un gelato e se andava bene delle patatine. Si parte sempre dal basso ragazzi. Sacrificio e ‘fame’. Credo sia ciò che manca oggi”.
Per questo tweet Hoara Borselli (ex modella e oggi opinionista nei talk di Mediaset) è finita al centro di una polemica social. Tra le tante reazioni, anche quella del presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini:
“Un conto è sacrificio e umiltà, che aiutano sempre, ma se la sua proposta è lavorare gratis, solo perché si è giovani, allora siamo proprio messi male. Roba da matti”.
Si va sul tragico “Sacrificio e fame” siamo ai livelli de ”La piccola fiammiferaia”!
Ma dato che non sono un appassionato fruitore del mezzo televisivo, mi sono dovuto approfonditamente documentare sul vastissimo curriculum di questa signora (2 minuti e 27 secondi netti).
E quindi mi sono chiesto: tolta la bellezza, quali altre prerogative avrebbe avuto per ascendere a ‘sì tanto alte vette?
🙄
Normalmente, della propria fortuna non ci si vanta e neanche consente di dare consigli non richiesti o proporsi a modello per gli altri, attribuendosi un’autorevolezza che non si ha.
Si e se fai molti straordinari e ti impegni di più il titolare si compera un altra lamborghini.
Si chiama schiavitù, no gavetta.
Io la gavetta l’ho fatta a militare volontariato e ci ho mangiato nella gavetta, in mezzo alla neve d’inverno e sotto al boia di sole d’estate e mi hanno pagato poco ma onorevolmente, gli schiavisti andrebbero puniti.
LA lamborghini il gelataio? mavacagher