Da Prato ricoverato all’Ospedale Bambino Gesù, per ora è escluso il trapianto. In Italia già 9 casi segnalati
E’ arrivata anche in Italia l’epatite acuta pediatrica di natura sconosciuta che ha messo in allarme l’Europa.
Al momento sarebbero 9 i casi sospetti segnalati, ed uno di questi si e’ verificato a Prato.
Un bambino di 3 anni ha sviluppato la patologia molto aggressiva e dopo un ricovero all’ospedale Meyer di Firenze e’ stato trasportato all’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma, nel timore di doverlo sottoporre ad un trapianto di fegato poi scongiurato.
Altri due casi di epatite a eziologia ignota sono stati segnalati in Lombardia e i bambini, ricoverati in osservazione, non sono in pericolo di vita. La malattia colpisce i bambini sotto i dieci anni e in tutto il mondo si sarebbero verificati circa una centinaio di casi, di cui una settantina in Gb e 9 negli Usa.
Ogni anno ci sono casi di epatiti la cui origine non è nota ma è la frequenza di queste segnalazioni che ha fatto scattare l’allerta.
Il ministero della Salute ha inviato una circolare informativa alle Regioni dal 14 aprile che ha elevato il livello di attenzione, in tutta Italia.
Alle strutture sanitarie e’ stato chiesto di segnalare i casi di bambini che presentano epatite acuta, con esclusione di diagnosi di epatite da A a E. Fra i sintomi più comuni, l’ingiallimento della pelle e della sclera degli occhi, dolore nella parte alta destra dell’addome, nausea e vomito. I casi segnalati in Italia, ha spiegato Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, sono ora tutti sotto esame.