Per l’ennesima volta Israele ha bombardato la Siria, per la precisione la città di Harasta, nella provincia di Damasco. Due civili sono morti, come ha riferito l’agenzia Sana.
Israele continua a bombardare la Siria, la comunità internazionale tace
La schizofrenia geopolitica sta raggiungendo vette borgesiane in questi giorni, come nel caso del governo di Israele, che con il suo premier Bennet condanna l’invasione della Russia in Ucraina, mentre con la sua aviazione continua a bombardare la Siria fuori da ogni legalità internazionale. Se poi si può parlare di legalità al cospetto di bombe e morti.
Da quando in Siria è in corso una sanguinosa guerra per procura, nel 2011, Israele ha regolarmente attaccato il paese arabo con il pretesto di colpire installazioni iraniane e di Hezbollah, senza che la comunità internazionale intervenisse una sola volta per condannare queste azioni.
Le azioni militari israeliane avvengono fuori dal diritto internazionale: l’aviazione israeliana attraversa lo spazio aereo del Libano, senza chiedere autorizzazione a Beirut, oppure dal Golan siriano che ha occupato illegalmente nel 1967 e si è annesso nel 1982.
Ricordiamo che quest’annessione è stata condannata ripetutamente dall’Onu, tranne che dagli Stati Uniti che, anzi, sotto la presidenza di Donald Trump hanno riconosciuto il Golan occupato come parte di Israele.
A questo va aggiunto che questi attacchi sono giustificati come preventivi, nei confronti dell’Iran, che eserciterebbe la propria influenza e ostilità, attraverso le milizie sciite in Libano e Siria, costantemente sotto il fuoco di Tsahal.
Tutto ciò avviene mentre sono in corso i delicati colloqui sul nucleare iraniano. Ma anche in questo caso il binario è doppio: l’Iran non può avere armi nucleari, Israele invece non smentisce ne conferma di averne in dotazione ma non ha aderito ai trattati di non proliferazione nucleare e ha sempre rifiutato ogni ispezione dell’AIEA.