Epilogo inevitabile se si pensa a come Di Maio aveva gestito il suo primo vero «esame di maturità» da quando ricopriva il ruolo di ministro degli Esteri. Prima c’erano state le durissime – e irrituali – accuse di Mosca: «I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale» aveva attaccato a testa bassa il ministro degli Esteri russo Serjey Lavrov, «la diplomazia è stata inventata per risolvere situazioni di conflitto, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala». Poi la «gaffe» di Di Maio in diretta con «Di Martedì», quando aveva accostato Putin a un animale. Anzi, «tra il presidente russo e qualsiasi animale c’è un abisso, e sicuramente quello atroce è lui». La successiva ritrattazione – «sono il primo ad ammetterlo, ho usato toni troppo alti» – non è bastata a rimettere in carreggiata il ministro, da allora dirottato a gestire i cascami energetici della crisi. Mentre a Palazzo Chigi tocca l’aspetto «bellico».
Visto: 1.476
Non se ne può più di questo governo di cialtroni ladri stanno lì solo per avere il gruzzolo assicurato… E maggiorato ogni mese. Che schifo. E c’è gente che non sa come andare avanti.
Ma perché Draghi pensa di essere meglio?
Putin ha detto di Draghi: non sarà certo lui a darmi lezioni di democrazia,
visto che alcuni lavoratori non possono salire sui bus per andare a lavorare…………
In Francia scrivono :NOn vogliamo ridurci come gli italiani, i Russi ci guardano con sospetto, l’Italia non è piu’ il Bel Paese ma una discarica a cielo aperto. Vengono qui sapendo che ci lasceremo rubare anche le
mutande.
Dalla padella alla brace, povero paese !