Come ha reagito una parte certamente importante del mondo asiatico di fronte all’attuale conflitto Russia-Ucraina?
PAKISTAN
Il Primo Ministro pakistano Imran Khan intende stringere sinergie sempre più strette con la Russia soprattutto dopo la postura assunta da Washington nei confronti delle scelte politiche poste in essere dal Pakistan.
Questa sinergia non deve sorprendere: la collaborazione da parte della Russia con il Pakistan potrebbe consentire a quest’ultima di avere maggiore peso politico a Kabul.
Insomma grazie al Pakistan la Russia potrebbe recuperare terreno nell’Asia meridionale.
La posizione attuale del Pakistan sul conflitto ucraino è neutrale dal momento che fino a questo momento la diplomazia pakistana ha reso noto di preferire i colloqui diplomatici piuttosto che uno scontro di natura militare.
INDIA
Per quanto riguarda la postura dell’India allo stato attuale la risposta pubblica che l’India è quella ufficiale cioè del ministro degli Esteri, Jaishankar, che ha reso noto di aver discusso con il responsabile e la politica estera europea Joseph Borrell della grave situazione in Ucraina e in quale modo l’India potrebbe contribuire agli sforzi necessari per attuare la deescaltion.
Tuttavia – ed è estremamente rilevante – il diplomatico indiano si è astenuto – almeno fino a questo momento – dal menzionare la Russia e dal condannare il suo intervento in Ucraina.
Non dimentichiamoci d’altra parte che l’India conta molto sulla Russia sia nel settore dell’industria di armamenti che nel settore petrolifero.
Da parte dell’India schierarsi in modo unilaterale o con gli Stati Uniti o con la Russia comprometterebbe sinergie militari economiche di grande rilevanza che avrebbero certamente un impatto notevole sulla economia complessiva del paese. In generale se da parte dei paesi asiatici si dovesse essere un atteggiamento ambiguo, di neutralità nei confronti dell’attuale conflitto ciò certamente dipende anche-ma non solo-dalla lunga e dolorosa esperienza che questi paesi hanno avuto del colonialismo occidentale.
Noi Invece siamo i soliti kamikaze vere frane nei rapporti internazionali,dove la cultura, diplomazia hanno ruoli determinanti. E non si impara dalla storia anzi..Papa complice di questo scempio. Un paese alla deriva