Il ricercatore campano Domenico Biscardi aveva subito la perquisizione dei Nas a casa pochi giorni prima del decesso. La stessa cosa era successa al dottor Noack: il video dell’irruzione della polizia tedesca a casa sua ha fatto il giro del web
In questo audio il ricercatore dichiarava di aspettarsi di “morire da eroe” per avere collaborato alla diffusione di queste notizie.
Biscardi era in effetti già molto noto agli utenti del web per aver recentemente contribuito alla diffusione di un video e dei documenti realizzati dai ricercatori spagnoli Ricardo Delgado e Josè Luis Sevillano in cui si fornivano evidenze fotografiche, realizzate con microscopio elettronico, di lamine di ossido di grafene identificate nei sieri dei vaccini Comirnaty.
Per la verità l’ossido di grafene è un materiale stratificato prodotto dall’ossidazione della grafite, fortemente idrofilo e quindi facilmente disperdibile in acqua e viene utilizzato da tempo in ambito medicale e farmacologico anche per le sue proprietà di magnetizzazione.
Nell’ultimo video messo in rete da Biscardi rilanciava e traduceva commentando un nuovo filmato realizzato da Ricardo Delgado dell’Universidad de Almeria nel quale venivano mostrate le immagini da questi ottenute al microscopio elettronico dei nano dispositivi tecnologici rinvenuti nell’essicato del siero farmacologico.
Ricardo Delgado – nel suo video – lancia un appello chiedendo di essere ascoltato dagli organi inquirenti di qualsiasi paese che voglia acquisire la documentazione delle ricerche del suo team ed avviare in urgenza un procedimento di indagine giudiziaria.
Nel commentare questo video Biscardi afferma che funzione dell’ossido di grafene già precedentemente denunciata dallo stesso gruppo di ricerca spagnolo avrebbe la funzione di “antenna”, per consentire l’attivazione ed il funzionamento dei dispositivi di trasmissione presenti. Biscardi affermava che tali particelle bidimensionali si degradano e vengono quindi eliminate dall’organismo dopo un certo periodo di tempo e riconosceva quindi nei cosiddetti “booster vaccinali” l’occasione per veicolare nuove nano particelle di grafene.
Qualche lettore ci ha così voluto ricordare un altro insolito e preoccupante decesso: quello del ricercatore tedesco Andreas Noack, occorso il 26 novembre scorso a seguito di un’aggressione violenta portatagli da sconosciuti esattamente cinque giorni dopo la pubblicazione in rete delle evidenze delle sue ricerche sul contenuto dei vaccini, nel quale denunciava la presenza di idrossido (non di ossido) di grafene nei vaccini: tale composto – affermava nel video il ricercatore tedesco – non solo non è degradabile (a differenza dell’ossido di grafene) e tantomeno eliminabile dall’organismo ma risulta anche fortemente dannoso arrecando lesioni continue sull’epitelio dei vasi sanguigni, inducendo emorragie e talvolta decessi.
Andreas Noack – aveva subito (e registrato) nei giorni precedenti il suo decesso perquisizioni da parte degli organi della polizia tedesca.
La stampa e il web riportano la notizia di indagini e perquisizioni condotte da parte dei NAS anche nei confronti del ricercatore Biscardi.
Mi sorprende zero tutto questo, è ovvio che ci hanno azzeccato, Faccio presented che chi non denuncia si rende complice di un azione criminale, dottori, forze dell’ordine, giornalisti, magistrate, eccetera eccetera…ci ricorderemo TUTTO, e non avremo pieta, ne verseremo una lacrima quando morirete.