Lo stabilisce un decreto della Diocesi di Milano: “La cura per la salvezza delle anime non può prescindere dall’impegno di tutelare la salute dei corpi”
Le attività per le quali è richiesto il rispetto di tali misure sono la visita degli ammalati (salvo i casi di persone in punto di morte), la distribuzione della Comunione, gli incontri di catechismo, le attività educative e didattiche gestite dalle parrocchie, i cori parrocchiali. Al rispetto di tali norme sono quindi tenuti i ministri ordinati (vescovi, presbiteri e diaconi), gli accoliti e i ministri straordinari della Comunione, i catechisti, i coristi e i cantori maggiorenni, gli educatori maggiorenni degli oratori, gli operatori maggiorenni di doposcuola, scuole di italiano e di qualsiasi attività didattica o educativa gestite dalle parrocchie.