Un’infermiera di Bolzano riceve la convocazione presso l’hub vaccinale per essere sottoposta al vaccino Pfizer. La comunicazione contiene il riferimento erroneo al fatto che il vaccino sia anti Sars CoV2.
Raggiunto l’hub vaccinale, l’infermiera decide di contattare il suo legale, l’avvocato Renate Holzeisen, la quale contesta dinanzi ai medici e al responsabile del centro vaccinale la circostanza che il vaccino Comirnaty non prevenga l’infezione, ma nel migliore dei casi solo la malattia, come abbiamo visto indicato anche nella nota informativa che viene fornita ai vaccinandi.
Ne sorge una discussione tra l’avvocato e i medici il cui contenuto è stato verbalizzato dai carabinieri del comando di Bolzano. L’avvocato chiede al medico una dichiarazione scritta che il vaccino prevenga l’infezione. Il medico si rifiuta di rilasciarla. I carabinieri verbalizzano tutto e anche che il medico non è in grado di rispondere alle questioni sollevate dall’avvocato.
Secondo quest’ultima i medici competenti dovrebbero sollevare la questione all’azienda sanitaria, perché, con queste premesse, il loro comportamento rischia di configurare il reato di falso ideologico”
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