Le polemiche sulla nomina a capo del Sores. “Umilianti ingerenze, ma non ritengo opportuno divulgare le mie condizioni di salute e le cronicità”
“Umilianti ingerenze” le definisce il neo direttore della Sores rifugge categoricamente l’etichetta di “no vax” e anzi annuncia di aver fatto istanza per il trattamento senza però chiarire, una volta interpellato, se si sia già prenotato o meno per la vaccinazione. “Fa fede la nota scritta”, dice, e nella nota De Monte se la prende con i politici che “parlano di problematiche sanitarie con conoscenze approssimative”, e definisce “prestati alla politica” i medici che lo criticano ricordando loro che “prima di somministrare una cura, vaccini inclusi, è necessario valutare stato clinico e terapie in atto”. Dunque la mancata vaccinazione fino ad oggi sarebbe da collegare al proprio stato di salute. De Monte non ritiene opportuno rendere pubblica la sua situazione “reputando – conclude – di avere le conoscenze per valutare tempi e modi compatibili con le proprie cronicità per accedere al vaccino”.