Quella signora esile ha cominciato a spegnersi e il virus l’ha colta in un attimo di debolezza, senza darle il tempo di reagire. Nonostante il vaccino anti coronavirus. «Una donna forte e determinata, si è spento un simbolo del nostro paese», afferma il sindaco Cristiano Migliavacca. Margherita era nata e vissuta a San Genesio e nella frazione di Ponte Carate i genitori, nel 1925, allestirono il primo ostello con annessa osteria. Qualche camera dove pernottavano i milanesi che, innamorati di quel lembo di campagna, venivano in terra pavese per trascorrervi i fine settimana, organizzando gite in bicicletta tra i sentieri che si perdevano nei campi. Margherita amava raccontare quel mondo che non c’è più e che lei custodiva nel suo cuore. Senza dimenticare le fatiche, gli orrori della guerra, il lavoro duro iniziato da bambina quando, alle 4.30, si alzava per scaldare la grande macchina per preparare il caffè da servire a chi andava a lavorare.
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