Due i punti critici meritevoli di maggiori controlli, i parchi e i ristoranti. «Sì, anche i ristoranti pur se da parte loro il rispetto delle regole è stato massimo, al pari dell’intero settore della somministrazione. Ad esempio nessun bar va al di là delle regole e per quanto riguarda la ristorazione sia l’asporto che la consegna a domicilio avvengono di solito in modo assolutamente inappuntabile».
E allora perché la stretta pasquale? «Semplice – risponde Poponcini – i miei agenti andranno a controllare le quantità dei prodotti da asporto: se c’è cibo per quindici o venti persone, è chiaro che sia destinato a un pranzo o a una cena di familiari e amici con gente radunata ben al di là del consentito. E agiremo di conseguenza».