Siamo convinti che molti dei personaggi coinvolti nella “panicodemia” stiano agendo in buona fede. Tuttavia è scientificamente inoppugnabile che i numeri dei casi etichettati come “Covid-19” sono enormemente gonfiati. Non vi è alcun fondamento epidemiologico per terrorizzare l’intera umanità e imporre lockdown che fanno sprofondare miliardi di persone nella povertà e nella disperazione, fino al suicidio.
I test PCR (Polymerase Chain Reaction) non sono adatti a diagnosticare una malattia infettiva. La PCR può “captare” anche le più brevi sequenze di DNA o RNA, ma non permette di capire se quelle sequenze siano frammenti sparsi o facciano parte di un microorganismo intero, che deve essere isolato in un processo separato.
Eppure i test PCR vengono usati per “dare i numeri” della Covid-19, cioè dei presunti casi e decessi associati ad un virus chiamato SARS-CoV-2. Con quei numeri i globocrati hanno trovato uno strumento micidiale per tenere in ostaggio il mondo: inculcando la falsa convinzione che una persona con tampone positivo sia infettata da un nuovo virus potenzialmente letale e assai contagioso, essi trasformano cittadini critici in pecore terrorizzate e obbedienti: è questo il più attuale e indiscutibile “effetto gregge”.