Ho studiato l’inganno del “vaccino antinfluenzale” per oltre 10 anni e posso affermare in piena sicurezza e con prove illimitate che NESSUNO ha bisogno di questa “vaccinazione” tossica.
L’intera campagna per il “vaccino antinfluenzale” è una truffa gigantesca e mortale.
“Abbiamo scoperto che gli individui clinicamente normali di 60-65 anni che ricevono il vaccino per l’influenza tre o quattro volte nel corso di cinque anni, cinque anni più tardi hanno una incidenza di Alzheimer 10 volte maggiore dei soggetti di pari età che non hanno ricevuto il vaccino”, dice il dott. H. Hugh Fudenburg, MD. Nota: il CDC [Centers for disease Control and Prevention, centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, ente pubblico USA] non può capire da dove proviene l’Alzheimer. Giusto! Il 90% dei nostri anziani sono sottoposti alla tossina “vaccino contro l’influenza”.
In Canada sono 16 in totale le morti su una popolazione pediatrica di 7.860.000 persone, la maggioranza delle quali – il 60 per cento o più – non sono vaccinate. A titolo di confronto, nello stesso quadriennio, l’identico gruppo pediatrico statunitense ha avuto 553 morti associate all’influenza. In confronto, su base pro capite, gli Stati Uniti presentano un tasso di mortalità incredibilmente più alto di 3,2 volte rispetto al Canada”. Nota: quindi tutto quello che dobbiamo fare per migliorare i nostri risultati con l’influenza, e risparmiare molte vite e denaro, è FERMARE le SIRINGHE tossiche.
Da notare che l’Alzheimer non é che un simbolo delle legioni di problemi di salute causati dalla “vaccinazione contro l’influenza stagionale”. Basta porsi questa semplice domanda: Perché sono iniettati 25 mcg di mercurio, dimostrato essere estremamente neurodegenerativo, e il “vaccino H1N1”, provato capace di provocare l’aborto, in 200 milioni di cittadini degli Stati Uniti ogni anno, comprese donne incinte e bambini di 6 mesi? Il Canada dimostra che fermare la folle “vaccinazione antinfluenzale” farà risparmiare una enormità di vite umane e denaro.
Se avete un po’ di tempo, qui sotto trovate i fatti.
- Il CDC ha costantemente sopravvalutato la mortalità da influenza stagionale, spesso di oltre 100 volte. Ora stanno dicendo che non hanno alcuna idea di quanti muoiono per l’influenza stagionale. Sappiamo che sono meno di 700 all’anno per la maggior parte degli anni, forse molte meno se ci si basa sui risultati sierologici. Dalle cifre vere dal Regno Unito, si deduce che muoiono circa 300 persone all’anno negli Stati Uniti per influenza.I decessi dovuti a cause respiratorie nel Regno Unito – Causa di morte 2009Totale Morti%TotalePolmonite28.15240,8Malattie croniche dell’apparato respiratorio inferiore (soprattutto bronchite)25.68837,2Altro15.10321,9Influenza310,04Totale68.974100Fonte: UK Office of National Statistics
- Il CDC ha presentato un modello di influenza stagionale che è totalmente in contrasto con le prove. Il CDC sta fingendo di non sapere che cosa sta causando l’influenza. Lo sanno. A tutti i livelli le informazioni sulla “influenza stagionale” forniteci dall’HHS sono grossolanamente sbagliate.
- Per l’86% del tempo, durante la “stagione influenzale”, quando arrivano “sintomi influenzali”, non è dal virus influenzale A o B, ma da uno qualsiasi degli altri circa 200 virus che abitano nel corpo.
- Il “vaccino contro l’influenza” solo qualche volta, in teoria, “protegge” contro i virus influenzali di tipo A e B. Quindi anche nella teoria, il “vaccino contro l’influenza” non può “proteggere” l’utente dall’86% degli episodi influenzali.
- Un esame sincero dei test “vaccino contro l’influenza” ha soperto che il “vaccino contro l’influenza stagionale” sono completamente e totalmente privi di valore quando sono corretti per le distorsioni del test. Test indipendenti veri mostrano “benefici” negativi o troppo bassi da misurare con qualsiasi certezza.
- L’ “influenza stagionale”, e cosa più importante, tutta l’influenza virale è causata principalmente dalla diminuzione stagionale nei livelli di vitamina D. Quindi la “cura” per l’influenza stagionale e per tutte le influenze virali è sole e vitamina D.
- Quasi tutte le forme di “vaccinazione antinfluenzale” contengono molto spesso 25 mcg di mercurio estremamente neurodegenerativo. Tutte le forme contengono il “vaccino H1N1” IMO, estremamente tossico.
NB: in uno dei commenti al post sopra, la stessa autrice cita un interessante elenco di possibili cause dell’Alzheimer, con la premessa che “Ci sono centinaia, se non migliaia, di cose che possiamo fare per prevenire l’Alzheimer: Primo non nuocere”.
- “L’Alzheimer è una malattia del sistema nervoso. C’è una forte evidenza che l’esposizione ai campi elettromagnetici per lungo tempo è un fattore di rischio per l’Alzheimer”. Gruppo di lavoro BioInitiative
- “La carenza di vitamina K può contribuire alla patogenesi dell’Alzheimer”. Allison
- “L’autopsia di individui con diagnosi di danni da Alzheimer a causa di infarti cerebrali o mini ictus, indica che questi infarti o interruzioni del flusso sanguigno al cervello possono avere un ruolo nell’Alzheimer”. Dott. David Snowden University of Kentucky. Nota: la “vaccinazione” produce certamente una interruzione del flusso di sangue al cervello.
- “La vitamina K2 può portare a una significativa riduzione del colesterolo, può prevenire e potenzialmente migliorare l’Alzheimer e può essere efficace per risolvere alcune forme di cancro. E studi recenti indicano che la vitamina K2 (e soprattutto la MK-7) è più biodisponibile ed efficace della vitamina K1”. Howard & Payne
- “Molte malattie umane sono di natura infiammatoria, compresa asma, malattia di Crohn, artrite reumatoide, polimialgia reumatica, tendiniti, borsiti, laringite, gengivite, gastrite, otite, malattia celiaca (intolleranza al glutine), diverticolite (infezione dei diverticoli nel colon) , e la malattia infiammatoria intestinale. Inoltre, un certo numero di malattie croniche hanno componenti infiammatorie, come aterosclerosi, obesità, diabete, cancro, e forse anche Alzheimer”. Victoria J. Drake, PhD
- “L’associazione fluoruro/alluminio è di particolare importanza perché si collega all’Alzheimer. L’alluminio in sé stesso non è facilmente assorbito dal corpo. Tuttavia, quando sono entrambi presenti, gli ioni di fluoruro si combinano con l’alluminio per formare fluoruro di alluminio, che viene assorbito dal corpo. Nel corpo, l’alluminio si combina infine con l’ossigeno per formare ossido di alluminio o allumina (53). L’allumina è il composto di alluminio che si trova nel cervello dell’Alzheimer“. Ronsivalli, LJ (“Addenda di fluorizzazione delle forniture di acqua pubblica”). Nota: non credo che le cose possono essere più chiare di così. Quindi, se si vuole produrre Alzheimer basta dar da bere agli anziani acqua con fluoruro dentro e “vaccinarli” a morte dal di fuori. Conoscete qualche paese dove questo è stato fatto?
- “Topi vecchi da laboratorio alimentati con una dieta integrata con un composto di frutti di bosco e uva chiamato pterostilbene ottengono risultati migliori nelle sfide mentali rispetto alle loro controparti senza integrazione. I risultati indicano che nei ratti anziani, il pterostilbene è efficace per invertire il declino della funzione cognitiva che arriva naturalmente con l’età, e precede malattie come l’Alzheimer. I risultati hanno anche mostrato un miglioramento della memoria di lavoro degli animali”. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 56(3):636-641, 2008.
- “Una causa comune di perdita della memoria è l’insufficiente approvvigionamento di sostanze nutritive necessarie al cervello. Se il sangue è “inspessito” da colesterolo e trigliceridi, diminuisce la quantità di sangue ricco di sostanze nutritive che può passare attraverso la barriera ematoencefalica. Può verificarsi malnutrizione del cervello, specialmente se la condizione è cronica in natura. Altre cause modificabili della demenza sono le carenze di aminoacidi e vitamine del gruppo B, in particolare le vitamine B6 e B12. La carenza di vitamina B12 produce sintomi di tipo AD”. Dott. Michael Lam MD
- “Anche i livelli di antiossidanti vitamina A, E, ed di carotenoidi (tra cui il beta-carotene) sono bassi nelle persone con demenza e AD. Questi nutrienti agiscono da spazzini dei radicali liberi, la mancanza di questa funzione potrebbe esporre le cellule cerebrali ad un maggiore danno ossidativo. Studi longitudinali di lungo termine in Svizzera, che abbracciavano 22 anni, dal 1971 al 1993, e coinvolgevano 442 soggetti da 65 a 94 anni, hanno dimostrato che livelli plasmatici maggiori di acido ascorbico e beta-carotene sono associati a migliori prestazioni in termini di memoria e di richiamo”. Dott. Michael Lam MD
- “Troppi farmaci e interazioni tra di essi: La persona media di 65 anni rischia di avere tra le 8 e le 10 prescrizioni diverse oltre a farmaci da banco. L’interazione tra farmaci, insieme con una dieta povera di nutrienti, si traduce spesso in sintomatologia mentale, oltre ai problemi fisici. L’abuso cronico di alcol può portare a sintomi molto simili all’Alzheimer. Soluzione: Ridurre il numero di farmaci il più possibile”. Dott. Michael Lam MD
- “Abbiamo scoperto che la nattokinasi degrada tre diverse forme di fibrille: A-beta-40, legate all’Alzheimer, le fibrille di insulina, legate a complicanze diabetiche e le fibrille di peptide prione, responsabili di malattie da prioni”. Ruei-Lin Hsu et al
- “Le persone con Parkinson hanno maggiori probabilità di essere carenti di vitamina D rispetto agli adulti sani della stessa età o dei pazienti con Alzheimer. Secondo uno studio su 300 persone provenienti dal Sud-Est degli Stati Uniti, il 55% dei pazienti con Parkinson avevano livelli insufficienti di vitamina D, rispetto al 36% e al 41% delle persone sane e dei pazienti con Alzheimer”. Marian Evatt et al, Emory University School of Medicine.
- “Siamo progettati in modo così sbagliato da non poter essere felici o concentrarci o ricordare le cose senza pillole? La depressione è una carenza di Prozac? L’ADHD è una carenza di Ritalin? L’Alzheimer è una carenza di Aricept? Io credo di no”. Doctor Mark Hyman, MD
- “Un maggioe livello plasmatico di omocisteina è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di demenza e Alzheimer”. NEJM 2002.
- “L’Alzheimer è presente più del doppio tra le donne con livelli più alti di omocisteina rispetto a quelle con livelli più bassi, e il rischio per qualsiasi tipo di demenza é del 70 per cento più alto. Ciò apre la possibilità per un futuro trattamento preventivo in un momento molto precoce”. Dott. Dimitri Zylberstein, Università di Göteborg
- “La curcumina e la vitamina D3 possono aiutare il sistema immunitario ad eliminare le placche di proteine legate all’Alzheimer”. Journal of Alzheimer’s Disease.
- “Le recenti ricerche dimostrano che i mirtilli possono essere un grande alleato nella lotta contro l’Alzheimer. I mirtilli limitano i danni cerebrali causati da ictus ischemico. I mirtilli funzionano proteggendo il cervello contro il danno ossidativo e l’infiammazione. Le due cause principali alla base del declino mentale”. Doctor Al Sears MD
- “In uno studio svedese, ogni aumento dei livelli ematici di vitamina B12 di una singola minuscola unità (chiamata “picomole”) ha portato a un calo del 2 per cento nel rischio di Alzheimer, secondo lo studio in Neurology. Di più, i ricercatori hanno scoperto che ogni aumento micromolare nell’omocisteina, marcatore dell’infiammazione, aumenta il rischio di Alzheimer del 16 per cento”. Doctor William Douglass MD. Nota: l’omocisteina è enorme ed è impedita in parte dalla vitamina B12.