Background: negli ultimi anni i neonati umani sono stati sovraesposti all’alluminio biologicamente reattivo, con possibili conseguenze rilevanti sulla loro salute futura e sulla loro suscettibilità a una varietà di malattie. I bambini, i neonati e in particolare i neonati pretermine corrono un rischio maggiore di tossicità da alluminio a causa della loro relativa immaturità.
Fonti di dati: sulla base delle recenti pubblicazioni originali e dei dati classici della letteratura, abbiamo esaminato il contenuto di alluminio nel cibo della madre durante la vita intrauterina, nonché nel latte materno e nel latte artificiale durante l’allattamento. Abbiamo anche determinato il possibile ruolo dell’alluminio nelle soluzioni di nutrizione parenterale, negli adiuvanti dei vaccini e nei prodotti farmaceutici. Particolare attenzione viene posta sulla relazione tra la sovraesposizione all’alluminio e l’insorgenza di malattie ossee.
Risultati: vengono suggeriti punti pratici di gestione e prevenzione. Vengono presentate le fonti di alluminio che i bambini possono ricevere durante i primi 6 mesi di vita. Nel contesto della prevenzione dei possibili effetti negativi del sovraccarico di alluminio nei tessuti fetali durante lo sviluppo, vengono descritti semplici suggerimenti per le donne in gravidanza. Infine, vengono suggeriti punti pratici di gestione e prevenzione.
Conclusioni: Pediatri e neonatologi devono essere più preoccupati per il contenuto di alluminio in tutti i prodotti a cui sono esposti i nostri neonati, a partire dal monitoraggio delle concentrazioni di alluminio nelle formule a base di latte e soia in cui, sulla base di studi recenti, c’è ancora troppo alluminio .