La virologa Li-Meng Yan fuggita negli Stati Uniti continua a dire che il coronavirus sia stato creato in laboratorio. «Ci troviamo davanti non a un virus derivato da un patogeno naturale, ma a un virus artificiale, elaborato e rilasciato dal Wuhan Istitute of Virology, un laboratorio di massima sicurezza che è posto sotto il controllo del Partito comunista cinese», dice a La Verità la prima firmataria del Rapporto Yan (un dossier di 26 pagine sul Covid-19), convinta che «si sia creato un virus letale al fine di diffonderlo senza poter risalire agli autori».
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