In Italia, la prevalenza dell’autismo ha mostrato un aumento significativo e costante negli ultimi decenni. Negli anni ’90, le stime sui casi di autismo erano relativamente basse, ma a partire dagli inizi del 2000 si è registrato un incremento considerevole. Oggi, circa 1 bambino su 75 nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni ha ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico (ASD).
Un recente studio nazionale sulla prevalenza del Disturbo dello Spettro Autistico in Italia ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla salute mentale e al benessere infantile nel paese. Questa ricerca, sostenuta dal Ministero della Salute e coordinata dall’Osservatorio Nazionale per l’Autismo presso l’Istituto Superiore di Sanità, ha coinvolto un ampio campione di bambini di età compresa tra i 7 e i 9 anni, rivelando una realtà che richiede un’immediata attenzione da parte delle istituzioni e della società.
Lo studio ha coperto varie regioni italiane, comprendendo aree del nord (Lecco e Monza-Brianza), del centro (Roma e provincia) e del sud (Palermo e provincia). La scelta di un approccio multidimensionale, seguendo le linee guida del network europeo sull’ASD, ha permesso di raccogliere dati precisi e affidabili.
La prima fase della ricerca ha previsto l’identificazione di bambini già diagnosticati con ASD attraverso i registri di disabilità del Ministero dell’Istruzione. Nella seconda fase, è stato distribuito il questionario, il Social Communication Questionnaire-Life version (SCQ-L) alle famiglie di 35.823 bambini in 198 scuole. Questa fase di screening ha rivelato che il 2,4% dei partecipanti ha ottenuto punteggi superiori alla soglia critica di 15, generando un’ulteriore necessità di valutazione clinica.
I risultati del Ministero dell’Istruzione hanno indicato una prevalenza di 9,8 casi di ASD ogni 1.000 bambini nel nord, 12,2 nel centro e 10,3 nel sud Italia. Un dato allarmante, considerando l’aumento globale delle diagnosi di ASD negli ultimi anni. Tra i 390 bambini che hanno ottenuto punteggi elevati, ben 100 avevano già ricevuto una diagnosi di ASD, mentre altri 50 presentavano diverse problematiche. È significativo notare che tra le famiglie sottoposte a valutazione, il 16,5% ha ricevuto una diagnosi di ASD.
Con una prevalenza stimata di 13,4 casi per 1.000 bambini di età compresa tra 7 e 9 anni, equivalenti a circa 1 caso ogni 75 bambini e un preoccupante rapporto maschi-femmine di 4:1, i risultati di questo studio pongono interrogativi cruciali sul sistema di supporto e sui servizi offerti ai bambini autistici in Italia.
L’aumento della prevalenza del Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) negli ultimi decenni ha suscitato dibattiti intensi e talvolta controversi, non ultimi i legami tra l’incremento delle diagnosi di autismo e l’aumento delle vaccinazioni pediatriche. In particolare, a partire dagli anni ’90, si è assistito a un notevole incremento nella somministrazione di vaccini ai bambini, un periodo che coincide con l’osservazione di un aumento significativo nei casi diagnosticati di ASD. Questo fenomeno ha sollevato interrogativi sulla potenziale correlazione tra vaccinazioni e diagnosi di autismo, portando a discussioni accese sia nel campo medico che tra il pubblico.
Nonostante ci sia una coincidenza temporale evidente tra l’aumento delle vaccinazioni pediatriche negli anni ’90 e l’incremento delle diagnosi di ASD, la comunità scientifica continua a negare che ci sia una correlazione causale diretta tra i due fenomeni.
È fondamentale investigare le cause che possono contribuire all’aumento della prevalenza di ASD, lavorando per garantire che i bambini ricevano il supporto e le risorse necessarie per un futuro migliore.